Madrid, Giullermo Zapata: assessore si dimette per una battutaccia sugli ebrei
Pubblicato il 15 Giugno 2015 - 21:44 OLTRE 6 MESI FA
MADRID – Primi guai di correttezza politica per il nuovo sindaco targato Podemos di Madrid Manuela Carmena, costretta a meno di 48 ore dall’insediamento ad accettare le dimissioni del nuovo assessore alla cultura Guillermo Zapata, autore nel 2011 di un tweet con una barzelletta antisemita.
“Come si mettono sei milioni di ebrei in una 600? Nel portacenere” aveva scritto l’allora vignettista. Nel 2011 Zapata, come gli altri militanti post-indignados di Podemos ora alla guida delle principali metropoli spagnole – Madrid, Barcellona, Valencia, Saragozza, Cadice, La Coruna – era solo un cittadino come gli altri, non un personaggio politico.
Aveva nel sangue, ha spiegato, la passione per ‘l’humour nero crudele’. Ma l’improvvisa risurrezione di quel tweet, e di altri ‘politicamente scorretti’, gli è costata cara. Su Twitter #ZapataDimision è diventato subito un trend topic. Socialisti, che ha Madrid hanno votato per Carmena, e popolari hanno chiesto le sue immediate dimissioni.
L’ambasciatore di Israele si è detto “preoccupato”. Zapata si è scusato, ha spiegato di essere contro razzismo e antisemitismo, ha invocato la libertà di espressione, anche crudele. Ma lo ha difeso solo il nuovo sindaco di Saragozza, pure lui di Podemos, Pedro Santisteve, che ha parlato di “caccia alle streghe” e spiegato che “si può sbagliare quando si hanno 15, 20 anni”. Così oggi Zapata si è dimesso da assessore. E Carmena ha accettato. Rimarrà consigliere comunale.