Matteo Renzi al vertice Ue: “Prima le cose da fare, poi le nomine”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2014 - 18:59| Aggiornato il 28 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi al vertice Ue: "Prima le cose da fare, poi le nomine"

Foto Lapresse

BRUXELLES – “Sono qui a rappresentare uno dei più grandi paesi dell’Ue“. Il premier Matteo Renzi dopo il trionfo elettorale parla da Bruxelles dove prende corpo il nuovo Europarlamento. Proverà ad aprire, come ha detto lui stesso, una “terza via” tra “populismo e restaurazione”. L’obiettivo è rispondere alla richiesta di “cambiamento dell’Ue che è arrivata forte e chiara dalle urne.

“Vogliamo un’Europa che parli il linguaggio dei cittadini”, sottolinea al suo arrivo al Vertice Ue a Bruxelles. “I nomi vengono dopo l’accordo su ciò che dobbiamo fare. Prima vengono le cose da fare, gli argomenti su cui trovare un equilibro, poi i nomi”.

“La convinzione che è il momento di cambiare è molto forte in tutte le istituzioni europee”, ha detto Renzi a chi gli domandava se la politica della Merkel cambierà. E allora non basta tentare di nominare un italiano al vertice delle istituzioni Ue (ipotesi “ragionevole”, afferma Renzi)

“ma bisogna correggere la politica di rigore consentendo ad esempio di tener fuori gli investimenti dal patto di stabilità e aprendo così la strada a un’operazione keynesiana straordinaria in 5 anni da più di 150 mld, per opere pubbliche e politica industriale”.

Allo stesso tempo il presidente francese Francois Hollande, sempre al Consiglio europeo di Bruxelles, è intervenuto sul risultato delle elezioni europee:

“Dalla Francia arriva la domanda di più crescita e più lavoro e quindi vogliamo un riorientamento della costruzione europea. Il fatto che il 25% degli elettori francesi abbia votato l’estrema destra non è un problema solo della Francia, ma di tutta l’Europa. Io sono europeista, ma voglio che l’Europa cambi”.

La vincitrice delle elezioni europee in Francia, vale a dire la presidente del Front National, Marine Le Pen, ha chiesto al presidente francese, Francois Hollande, di convocare elezioni anticipate, alla luce dei risultati delle europee che hanno segnato il trionfo dell’estrema destra e la disfatta dei socialisti al governo. E ha promesso:

“Se sarò eletta presidente entro sei mesi presenterò un referendum per chiedere ai francesi se vogliono o meno uscire dall’Unione europea. Chiedo lo scioglimento dell’Assemblea, che non è affatto rappresentativa. Si deve rimettere il potere nelle mani del popolo e l’unico modo per farlo è sciogliere la Camera ed eleggere nuovi deputati.

(Foto LaPresse)