L’Ue dice sì a Merkel e Sarkò: modifica dei Trattati ma solo “a 27”

Pubblicato il 5 Dicembre 2011 - 18:04| Aggiornato il 8 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Sì a una modifica dei Trattati, ma solo se fatta a 27, senza creare un club ristretto di Paesi: lo ribadiscono fonti comunitarie commentando la proposta di Merkel e Sarkozy di dare vita ad un nuovo Trattato, ipotizzando – nel caso non si raggiunga un accordo a 27 – di trovare un’intesa a 17.

Una modifica che ”protegga le istituzioni comunitarie a 27, non escludendo nessuno e senza creare un’Europa a due velocita’ non contrasta con quello che si sta discutendo gia’ in seno alle istituzioni”, spiegano le fonti. Del resto, lo stesso presidente della Commissione Ue Jose’ Barroso si e’ piu’ volte detto aperto ad una modifica limitata del Trattato, se necessario e fermo restando che la decisione venga presa a 27.

Su tutti gli altri punti della proposta franco-tedesca, la Commissione ha gia’ dato in passato il suo disco verde: la regola d’oro del pareggio di bilancio, l’anticipo del fondo salva-Stati permanente (Esm), le sanzioni automatiche (che proprio la Francia non voleva, tanto che ottenne di trasformarle in semi-automatiche nel recente ‘six pack’) e un vertice al mese.

Solo sul coinvolgimento dei privati nell’Esm (ovvero la loro disponibilita’ a perdere sui bond) la Commissione e’ sempre stata scettica, come del resto lo sono anche molti Stati membri, che lo vogliono limitato al solo caso Grecia.