Orban incontra Salvini: “E’ il mio eroe”. Il vicepremier: “Fermare l’immigrazione è possibile”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Agosto 2018 - 19:41| Aggiornato il 29 Agosto 2018 OLTRE 6 MESI FA
Orban incontra Salvini: "E' il mio eroe". Il vicepremier: "Fermare l'immigrazione è possibile"

Orban incontra Salvini: “E’ il mio eroe”. Il vicepremier: “Fermare l’immigrazione è possibile” (Foto Ansa)

MILANO  –  In una Milano che non ci sta ad essere la sede del vertice dei due leader dell’Europa xenofoba, con migliaia di cittadini mobilitati in piazza San Babila per protesta, si è tenuto l’incontro tra il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e il premier ungherese, Viktor Orban. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play Un incontro che, nonostante i tentativi di minimizzarlo per non imbarazzare ulteriormente il M5s, ha avuto un risalto internazionale. E ha mostrato tra i due partecipanti un affiatamento oltre l’immaginabile.

Con il ministro Salvini “vorrei fare una conoscenza personale. Lui è il mio eroe”, ha detto il Orbàn. “È un mio compagno di destino, sono molto curioso di conoscere la sua personalità. Sono un grande estimatore e ho alcune esperienze che forse potrei condividere con lui. Ho questa sensazione”. In Italia “come amico ho Berlusconi, gli ho chiesto il permesso di incontrare Salvini questa volta”, ha dichiarato il premier ungherese. “‘Appoggi il fatto che io incontri Salvini?’ – ha detto di aver chiesto a Silvio Berlusconi – ‘Certo’, mi ha risposto lui”, ha concluso il premier magiaro.

E poi ancora, parlando della politica migratoria del leader leghista: “Dal successo di Salvini dipende la sicurezza dell’Unione: lo invitiamo a non indietreggiare. Per la difesa dei confini diamo tutto il nostro aiuto possibili”, ha aggiunto. “L’Ungheria viene attaccata dall’Europa perché noi abbiamo dimostrato che i confini possono essere difesi. L’Ungheria è la prova del fatto che i migranti in terraferma possono essere fermati e qui arriva la missione di Salvini. Lui dovrebbe dimostrare che questi migranti possono essere fermati anche via mare. Fino ad ora nessuno dei politici si è assunto questo compito, né in Portagallo, né in Spagna né in Francia. E’ il primo politico nel Mediterraneo che si è assunto questa responsabilità”, ha concluso.

Salvini “cerca di dimostrare che i migranti possono essere fermati e per questo coraggio noi lo stimiamo e lo sosterremo in qualunque cosa possiamo”, ha aggiunto Orbàn. “Gli dico: avanti così. Se uno va avanti e non si fa impressionare, riusciamo a dimostrare che questo è possibile e che i confini possono essere difesi. Questo è il nostro progetto per oggi”, ha concluso il primo ministro magiaro.

 

Riguardo al blocco Visegrad e all’Unione Europea, Orban ha risposto: “C’è un grande dibattito, i Paesi si suddividono in due grandi blocchi. Qual è l’obiettivo della nostra politica? Bruxelles dice, e così tedeschi, francesi e spagnoli, che la loro politica consiste nel gestire al meglio l’immigrazione. In tutti i documenti europei si dice questo. Noi, che siamo nel campo opposto, diciamo invece che l’obiettivo non è questo: non è gestire al meglio l’immigrazione, ma fermarla. Per questo noi e Salvini abbiamo la stessa posizione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Salvini: “Siamo vicini a una svolta storica per il futuro dell’Europa: oggi comincia un percorso di incontri, ce ne saranno tanti altri”. Poi, con riferimento all’inchiesta aperta dalla Procura di Agrigento sulla nave Diciotti: “Quello che abbiamo fatto oggi lo faremo anche domani: i processi non mi faranno cambiare idea”.

Quindi, parlando di politica migratoria europea: “Non mi permetto di chiedere a Viktor di lasciare il Ppe, stiamo lavorando ognuno nel proprio campo per un’alleanza per escludere i socialisti. Ovviamente cambiare i trattati Ue, non solo sull’immigrazione, è impegno del governo. Chiediamo collaborazione anche a Macron, che passa il suo tempo a dare lezioni a governi stranieri, dia l’esempio aprendo Ventimiglia Se lui dà il buono esempio, poi lo possiamo chiedere anche ai Paesi Visegrad”.