Passaporto Ue per i vaccinati. Von der Leyen: “E’ una decisione politica e giuridica che va discussa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2021 - 16:46 OLTRE 6 MESI FA
Passaporto Ue per i vaccinati. Von der Leyen: "E' una decisione politica e giuridica che va discussa"

Regno Unito, vaccino anti Covid può essere comprato in farmacia (foto Ansa)

La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen apre a un passaporto Ue per i vaccinati.

“Penso – le sue parole – che sia importante. E, come ho detto, dobbiamo avere un requisito medico che dimostri che le persone siano state vaccinate”.

E ancora: “Qualunque cosa si decida – sia che dia priorità o accesso a determinati beni – è una decisione politica e giuridica che dovrebbe essere discussa a livello europeo”.

La proposta per rilanciare i viaggi transfrontalieri congelati dalla pandemia era stata lanciata qualche giorno fa dal premier greco – in Grecia come ovunque il turismo è crollato – in una missiva inviata a von der Leyen.

Anche i rappresentanti nazionali presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità si stanno confrontando sul passaporto sanitario. Lo ha riferito il capo dell’autorità sanitaria russa Rospotrebnadzor Anna Popova. “La discussione sul riconoscimento internazionale dei vaccini sta prendendo il via e l’Oms sta fornendo una piattaforma per il confronto”.

Coronavirus, le big tech al lavoro per un passaporto digitale per chi è vaccinato

Una coalizione di aziende tecnologiche e organizzazioni sanitarie ha annunciato che sta lavorando a un certificato di vaccinazione digitale, che potrà essere utilizzato su smartphone per mostrare le prove aver ricevuto il siero anti Covid-19.

La Vaccination Credential Initiative (Vci), questo il nome della fondazione, comprende la Mayo Clinic, Microsoft, Oracle e Salesforce.

L’obiettivo “è dare agli individui l’accesso digitale ai loro documenti di vaccinazione”, ha detto Paul Meyer della Fondazione The Commons Project, gruppo no-profit che lavora al progetto.

“Gli standard aperti e l’interoperabilità  sono al centro degli sforzi della Vci e non vediamo l’ora di sostenere l’Organizzazione mondiale della sanità e altri stakeholder globali nell’implementazione e nella scalabilità di standard globali aperti per l’interoperabilità dei dati sanitari”. (Fonti: Ansa, Agi, Adnkronos)