Privatizzazioni e licenziamenti: Berlino vuole l’Ue a sua immagine e somiglianza

Pubblicato il 25 Maggio 2012 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

Angela Merkel (Foto LaPresse)

BERLINO – Angela Merkel dice no agli eurobond ma sogna, per la salvezza della zona Euro, un’Europa a immagine e somiglianza della Germania: secondo lo Spiegel la cancelliera tedesca ha approntato un “piano di salvataggio dell’Europa” in sei punti che non prevede eurobond o project bond ma la creazione, nei cosidetti Pigs (Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda e Grecia) di “economie speciali” sull’esempio tedesco così da attrarre gli investitori stranieri. I punti salienti? La ricetta tedesca annovera un mercato del lavoro più flessibile con meno diritti per i lavoratori e per i sindacati, più facilità di licenziamento, innalzamento dell’età pensionabile e un fondo per ogni Stato per “avviare la privatizzazione delle numerose imprese controllate dallo Stato”.

Il piano della Merkel prevede anche nei “sistemi economici speciali” l’introduzione di un modello del lavoro “duale”, come quello tedesco, che prevede la frequentazione di scuole professionali (Berufsschulen) e, contemporaneamente, l’apprendistato all’interno delle imprese. In questo modo, spiega Der Spiegel, “si potrebbero alleggerire le norme sui licenziamenti e aprire la strada a contratti di lavoro gravati da meno tasse e contributi”.

Intanto, secondo Bloomberg, Angela Merkel sarebbe pronta a un compromesso sugli Eurobond. “Se si considerasse una versione più ristretta degli Eurobond, adottando la proposta del Consiglio degli Advisor Economici del governo tedesco che prevede la creazione di un fondo per la riduzione del debito (debt redemption fund), il governo tedesco potrebbe sostenere il progetto, sempre che siano rispettati precisi impegni di politica fiscale”, ha dichiarato a Bloomberg Julian Callow, capo economista per il mercato europeo di Barclays Capital.