Polonia verso una legge che blocca la restituzione dei beni confiscati agli ebrei durante la guerra

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Agosto 2021 - 14:59 OLTRE 6 MESI FA
Polonia verso una legge che blocca la restituzione dei beni confiscati agli ebrei durante la guerra

Polonia verso una legge che blocca la restituzione dei beni confiscati agli ebrei durante la guerra (foto Ansa)

La Polonia blocca la restituzione delle proprietà confiscate durante la seconda guerra mondiale, quindi in prevalenza di proprietà di ebrei, e accende le critiche di Israele.

Il parlamento polacco ha approvato una legge che impone un termine di prescrizione di 30 anni per rivendicare i beni saccheggiati, solitamente confiscati dal regime comunista dopo la guerra.

Legge Polonia sui beni degli ebrei, la condanna di Israele

“Condanno la legislazione adottata dal parlamento polacco, che offusca la memoria dell’Olocausto e i diritti delle sue vittime”, il duro commento del ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid. “Continuerò a oppormi a qualsiasi tentativo di riscrivere la storia. La Polonia sa cosa fare: cancellare questa legge”, ha aggiunto in una nota.

Alla proposta di legge polacca sono arrivate anche le critiche della Casa Bianca: “Siamo preoccupati dalla legge approvata in Polonia che limita la restituzione ai sopravvissuti all’Olocausto e ai proprietari di beni confiscati durante il comunismo”, ha scritto su Twitter il segretario di Stato Usa Antony Blinken, esprimendo la preoccupazione di Washington anche “per il disegno di legge che indebolisce fortemente la libertà dei media. Condividere gli stessi valori è la nostra garanzia di sicurezza”.  

La Polonia verso una legge che blocca la restituzione delle proprietà confiscate in guerra agli ebrei

Il presidente polacco, Andrzej Duda, deve ancora approvare la legge in via definitiva per la sua attuazione.

I difensori del testo sostengono che porrà fine alle incertezze sui diritti di proprietà ed eliminerà i problemi di frode e corruzione.

Gli oppositori sostengono che gli ebrei saranno ulteriormente penalizzati, perché i titolari dei diritti erano spesso lenti a farsi avanti e perché le loro proprietà spesso sono state sequestrate due volte, prima dai nazisti che occupavano la Polonia e poi dai comunisti.

Sei milioni di polacchi, metà dei quali ebrei, furono uccisi durante la seconda guerra mondiale in Polonia.

Quando la cortina di ferro cadde nel 1989, la Polonia non organizzò la restituzione delle proprietà saccheggiate come fecero la maggior parte degli altri paesi del blocco comunista, lasciando che le singole persone tentassero la fortuna in tribunale.