Presidenza stabile Ue: tramonta ipotesi Blair
Tony Blair non sarà presidente dell’Unione Europea. L’ex primo ministro britannico, sponsorizzato dal suo successore Gordon Brown, infatti, non sembra piacere quasi a nessuno, dalle parti di Bruxelles.
Decisiva, in particolare, la forte opposizione del Partito Popolare Europeo. Un veto che ha spinto anche l’Italia, inizialmente possibilista, a mutare opinione sulla candidatura del laburista. Anche il premier spagnolo Josè Luis Zapatero aveva bocciato l’ipotesi affermando che occorreva, per ricoprire la carica, un uomo con «una grande vocazione europea e in grado di rafforzare l’Europa».
Identikit che non si sovrappone bene a Blair e inadatto agli inglesi in generale visto il loro no al trattato di Schengen e alla moneta unica. Non solo: Blair è anche accusato di essersi schiacciato, al tempo dell’invasione dell’Iraq su posizioni troppo vicine a quelle del presidente Usa George Bush provocando, di fatto, una spaccatura nella Ue.