Putin brucia il gas che non compriamo più: immagini Nasa di ” gas flaring”, la Russia produce Co2 a tutta forza

Il gas che non ci può più vendere, Putin lo brucia direttamente: non ha altri clienti. Lo scoop del Mundo e della televisione finlandese

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2022 - 19:53| Aggiornato il 9 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA
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La Russia brucia il gas che non vende più all’Europa (Ansa)

Putin brucia il gas che non compriamo più. “La Russia sta bruciando il gas in eccesso che non esporta nei paesi europei”. Lo riporta El Mundo citando la televisione finlandese Yle.

Putin brucia il gas che non compriamo più

Che ha visionato le immagini satellitari del sistema di monitoraggio degli incendi della NASA. Queste immagini mostrano le fiamme nella stazione di compressione di Portovaya, di proprietà di Gazprom.

Il servizio della NASA mostra incendi non dichiarati vicino alla stazione di Portovaya da metà giugno, cioè dal momento in cui – ricorda il media spagnolo – sono state limitate le consegne del Nord Stream 1.

Il presidente russo Vladimir Putin a settembre non andrà alla 77esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu e non ha in programma di parteciparvi nemmeno tramite collegamento video.

Tornando al gas che Putin ci nega, a costo di bruciarlo. “Senza opportunità di vendita in Asia e senza i suoi clienti europei, a cui è stato destinato l’83% delle esportazioni di gas naturale diretto prima della guerra contro l’Ucraina, la Russia ha poche opportunità di vendita”, sottolinea El Mundo.

Gas flaring, pratica per bruciare il gas in eccesso (per esempio se si cerca petrolio)

Putin avrebbe così deciso di ricorrere al ‘flaring’, una pratica che consiste nel bruciare senza recupero energetico il gas naturale in eccesso estratto. Una pratica che, secondo quanto rilevato dalla Nasa, sarebbe iniziata il 17 giugno in concomitanza con le prime riduzioni dei flussi verso l’Europa, via Nord Stream, tagliate all’epoca al 40% della capacità (e poi ridotte ulteriormente al 20%).

Una pratica peraltro molto inquinante –  sebbene diffusissima –  perché si tratta di immettere enormi quantità di Co2 nell’atmosfera bruciando il gas naturale che non si riesce a trattare durante per esempio una trivellazione petrolifera. Putin brucia direttamente il gas naturale senza altro obiettivo se non aumentare il caos energetico, senz’altra speranza se non una vendetta cieca e autolesionista alle sanzioni. 

La stazione di compressione di Portovaya è vicino al confine con la Finlandia e la tv Yle oltre alle immagini Nasa, cita anche dei testimoni oculari.