Regionali francesi, affluenza a picco: exit poll danno Sarkozy sconfitto

Pubblicato il 14 Marzo 2010 - 19:19 OLTRE 6 MESI FA

Il primo dato certo è che hanno vinto gli astensionisti. Alle 20, dopo la chiusura dei seggi, risulta che più di un elettore su due si è astenuto nelle elezioni regionali tenute in Francia: secondo i primi dati hanno boicottato le urne tra il 52 e il 55 per cento degli aventi diritto. L’astensione più alta mai registrata in Francia. Il precedente record negativo è del 1998, quando fu del 58%. Tra chi ha votato, secondo le prime proiezioni, il Partito socialista ha superato con il 29,1 pc la destra di governo dell’Ump (27,3 pc).

La sconfitta del partito del presidente Nicolas Sarkozy appare netta dalle prime proiezioni. L’Ump arretra in quasi tutte le regioni e nonostante negli ultimi giorni Sarkozy abbia smorzato i toni del valore «nazionale» del voto, lo scarto con i socialisti – che raddoppiano rispetto al 16% delle europee dell’anno scorso – è tale da costituire una vittoria per la gauche dopo anni di sconfitte brucianti. Il secondo turno, domenica prossima, dovrà decidere quali coalizioni guideranno le 26 regioni di Francia, 24 delle quali già appartenevano alla sinistra.

Secondo i primissimi exit poll lanciati intorno alle 18 dalla RTBF, la televisione belga francofona, l’Ump del presidente Nicolas Sarkozy e il Partito socialista di Martine Aubry erano alla pari, tra il 28 e il 29% dei voti. I verdi avrebbero ottenuto tra l’11 e il 13% dei voti, seguiti dal Fronte Nazionale (dall’8,5% al 10,5%). Il MoDem di François Bayrou sarebbe al 4,5%. Dati confermati dall’Ipsos: Partito socialista e UMP al 29%, Verdi-ecologisti all’11,5%, Fronte nazionale al 9,5%, Front de Gauche al 5,5%, MoDem al 4,5% e infine l’NPA di Olivier Besancenot al 4%.

Durante la precedente consultazione regionale, nel 2004 sotto la presidenza di Jacques Chirac, il Ps conquistò 20 delle 22 regioni della Francia metropolitana a eccezione dell’Alsazia e della Corsica e le quattro regioni di oltremare. La destra sperava, che pochi mesi fa, di recuperare un po di terreno, oggi si accontenterebbe di conservare le sue posizioni modeste. «Possiamo vincere in tutte le regioni» hanno ripetuto da parte loro i socialisti.