Regno Unito/ Alle Maldive a spese dei contribuenti. Parlamentari di Westminster ancora sotto attacco

di Filippo Bernardi*
Pubblicato il 3 Giugno 2009 - 15:46 OLTRE 6 MESI FA

Westminster ancora sotto attacco. Non bastava lo scandalo per i rimborsi spese gonfiati: ora i parlamentari inglesi vengono accusati di andare a spasso per il mondo a spese dei contribuenti.

Una ricerca del “The Independent on Sunday” mette tutto nero su bianco: solo negli ultimi due anni i deputati britannici hanno fatto circa 200 missioni o “tour di studio” in più di 60 paesi diversi. L’equivalente di due a settimana.

Non si tratta, come verrebbe da pensare, di visite in Irak o in Palestina. O meglio: ci sono anche quelle ma ciò su cui punta il dito la testata con sede a Londra sono piuttosto i viaggi verso mete come le Maldive o le isole Cayman. Organizzati – spiega Westminster – per “tessere rapporti” con i paesi ospiti. Il gruppo parlamentare per le Maldive, per fare un esempio,  afferma che il suo scopo è lavorare come forum per quei deputati che hanno il desiderio di capire meglio le isole dell’oceano Indiano.

La lista dei luoghi è lunghissima: dal Brasile al Kenya, dall’Islanda all’Egitto. E poi Cina, Giappone, Cuba, Norvegia, Emirati Arabi. Tutte “escursioni” che vanno ad aggiungersi al normale lavoro fuori confine dei parlamentari inglesi.

I viaggi che non vengono pagati dai contribuenti, vengono offerti come “omaggi” (“freebies”) dai governi stranieri che spesso coccolano i loro ospiti anche con business class e alberghi lussuosi. Tutto questo sembra non sia per niente in contrasto con la legge. Di certo, però, non contribuisce a risollevare l’immagine già indebolita di Westminster.

*Scuola Giornalismo Luiss