Romania, premier Ponta indagato da anticorruzione. Presidente chiede dimissioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2015 - 23:06 OLTRE 6 MESI FA
Romania, premier Ponta indagato da anticorruzione. Presidente chiede dimissioni

Viktor Ponta (Foto Lapresse)

BUCAREST – In Romania la scure della Direzione nazionale anti-corruzione (Dna) si è abbattuta sulla testa del premier, Victor Ponta. E ha avuto l’effetto di una bomba la notizia che Ponta, raggiunto oggi dallo scandalo, è stato invitato in termini fermi a dimettersi subito dal presidente della Repubblica, Klaus Iohannis.

Una intimazione a cui il leader socialdemocratico Ponta, che ha la maggioranza di governo ma che nelle ultime elezioni presidenziali di fine novembre è stato sconfitto a sorpresa al ballottaggio proprio dal liberale Iohannis, ha respinto subito al mittente.

I fatti contestati a Ponta sarebbero stati commessi nel periodo 2007-2008 e farebbero riferimento ad alcuni contratti conclusi, in qualità di avvocato, dall’attuale premier con lo studio legale “Sova & Associati” amministrato da Dan Sova, tre volte ministro nei governi Ponta tra il 2012 e 2014.

Alla notizia dell’iscrizione del premier nel registro degli indagati, il presidente Iohannis, leader del Partito liberale (Pnl) la cui coabitazione politica con Ponta era stata fin qui sufficientemente tranquilla, ha immediatamente chiesto le sue dimissioni, dopo averlo brevemente incontrato: “Non è ammissibile che la Romania abbia un capo di governo accusato di corruzione”, ha detto.

Il premier risposto sulla sua pagina Facebook: “Ho avuto col presidente Iohannis un colloquio istituzionale estremamente corretto e civile. Rispetto la sua funzione, ma sono stato eletto dal Parlamento e dunque solo il Parlamento può sfiduciarmi”. Ponta è quindi passato all’attacco dei giudici: “Non posso accettare che un procuratore della Dna sia al di sopra del Parlamento, del governo e dei cittadini di questo Paese. Questa è dittatura, e 26 anni dopo la Rivoluzione del 1989 sarebbe un grave errore”.

Il Presidente della Camera dei Deputati, Valeriu Zgonea, ha annunciato che l’assemblea da lui presieduta analizzerà in tempi brevi la richiesta avanzata dalla Dna di revoca dell’immunità parlamentare e di avvio del procedimento penale a carico del premier. Negli ultimi mesi in Romania sono stati centinaia i procedimenti giudiziari per casi di corruzione a carico di politici, ministri, deputati, sindaci, magistrati, imprenditori. Ora, l’inchiesta a carico di Ponta apre scenari favorevoli al Pnl di Iohannis, che vede la possibilità di avere un premier se non proprio del suo partito, quanto meno del suo stesso schieramento politico. Questo porterebbe, naturalmente, ad una migliore governabilità del Paese balcanico e ad una uniformità di intenti da parte dell’esecutivo.