Sarkozy difende Mitterrand dalle accuse di pedofilia e spiega la nomina di suo figlio Jean

Pubblicato il 16 Ottobre 2009 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA

Frederic Mitterrand

In una  lunga intervista al quotidiano conservatore Le Figaro, il presidente francese Nicolas Sarkozy difende a spada tratta,  il suo ministro della cultura, Frederic Mitterrand. Il ministro, nipote dell’ex presidente Francois Mitterrand,era stato accusato da esponenti dell’estrema destra di pedofilia e «sfruttamento sessuale dei minori».

Accuse che Sarkozy respinge seccamente: «Devo difendere alcuni valori. Non permetterò mai che omosessualità e pedofilia vengano assimilate: sarebbe un ritorno al medioevo che dovrebbe far vergognare coloro che utilizzano questo argomento».

Quindi il presidente attacca anche i socialisti, rei a suo dire, di essersi “alleati” con l’estrema destra per infangare il nome del ministro: «Quando vedo il portavoce del Ps, seguire, con grande entusiasmo  l’esempio di Marine Le Pen mi chiedo cosa è successo ai valori umanistici di questo grande Partito Repubblicano». « Frédéric Mitterrand – prosegue Sarkozy -non ha mai fatto apologia del  sessuale e l’ha sempre condannato, in termini molto forti».

Il ministro, omosessuale dichiarato, è stato al centro di una polemica per una sua autobiografia pubblicata nel 2005 in cui confessava di aver pagato per fare sesso con dei ragazzi inThailandia. Il fronte nazionale, l’estrema destra francese, ha rispolverato un capitolo della sua autobiografia in cui vengono raccontate nel dettaglio le sue avventure nei bordelli di bangkok, dove pagava i ragazzi per fare sesso.

Poco dopo l’uscita del libro, nel 2005, Mitterrand aveva già precisato di non essere un pedofilo e che nel libro utilizzava il termine “Ragazzi” in modo generico.

Quindi Sarkozy ha anche difeso la scelta di nominare suo figlio Jean, appena 23 anni,  al vertice dell’agenzia pubblica che gestisce l’area parigina La Defense: «Esiste un età per essere competenti? Mi auguro il ringiovanimento delle nostre élite politiche. Sono stato molto sorpreso quando Jean è voluto entrare in politica. Ma poi mi ha impressionato con la sua tenacia, lavora molto e affrontato con grande coraggio di durezza e la brutalità degli attacchi».