Scudo missilistico/ Mosca preoccupata per la sua egemonia nell’Europa dell’Est

Pubblicato il 15 Luglio 2009 - 14:58 OLTRE 6 MESI FA

Le preoccupazioni di Mosca per lo scudo missilistico americano nell’area dell’Europa dell’Est non accennano ad attenuarsi. La recente decisione del Turkmenistan di aderire al progetto del gasdotto internazionale “Nabucco” costituisce l’ennesima minaccia per Mosca in quanto potrebbe trasformare gli equilibri geopolitici nella regione e allarmare il Cremlino, da sempre interessato a mantenere un ruolo di prim’ordine nell’area.

Il Cremlino non si era opposto alla decisione dell’amministrazione locale di lasciare agli americani la base Usa nell’aeroporto di Manas, in Kirghizistan, in cambio di un affitto più cospicuo. Ma aveva comunque reso nota la sua disapprovazione perché pur essendo vero che la base Usa servirà a sostenere le operazioni in Afghanistan in una lotta condivisa anche dalla Russia, l’Europa dell’Est resta una sfera di “interessi privilegiati” per Mosca.

Medvedev tiene duro e dichiara di non voler scendere a compromessi che non siano favorevoli per Mosca. Nel caso infatti non si trovasse un accordo con gli Usa sullo scudo antimissili nelle repubbliche dell’Est, il Cremlino è deciso a piazzare i suoi missili Iskander nell’enclave di Kaliningrad, ai confini con Polonia e Lituania.

La Russia, in sostanza, sembra non gradire la presenza degli americani nella regione che, anche sotto la presidenza Obama, si rivelano molto attivi dal Turkmenistan al Kirghizistan, dal Kazakhstan all’Uzbekistan.