Hadzic, grazie ad un Modigliani la Serbia si sente più europea

Pubblicato il 26 Luglio 2011 - 21:02 OLTRE 6 MESI FA

Goran Hadzic (Foto LaPresse)

BELGRADO – Con Goran Hadzic, ex capo politico dei serbi di Croazia, è stato arrestato l’ultimo criminale di guerra serbo ancora latitante. Hadzic è accusato dal Tpi di genocidio e crimini contro l’umanitaà per i massacri di centinaia di civili croati e non serbi compiuti durante la guerra di Croazia (1991-1995). Il suo nome è legato in particolare al massacro nel novembre 1991 di 264 civili rifugiatisi nell’ospedale di Vukovar, la ‘città martire’ della guerra di indipendenza croata contro i serbi.

A quasi due mesi dalla cattura di Ratko Mladic,ex comandante militare dei serbi di Bosnia latitante per 16 anni, l’arresto di Hadzic chiude il capitolo dei criminali di guerra richiesti a Belgrado dal Tribunale penale internazionale dell’Aja (Tpi), al quale Hadzic sarà estradato nei prossimi giorni. E dischiude alla Serbia le porte dell’Unione Europea, considerato che Bruxelles ha più volte sottolineato che la cattura di tutti i criminali di guerra era una condizione per proseguire sulla strada dell’integrazione.

Il particolare curioso è che a portare alla cattura di Hadzic sarebbe stato un quadro di Amedeo Modigliani. L’ex leader serbo stava cercando di venderlo per trovare dei soldi con cui finanzaire la sua latitanza. Come ha detto ai giornalisti il procuratore serbo per i crimini di guerra, Vladimir Vukcevic, il quadro in questione, ‘Ritratto di un uomo’ del 1918, era stato stato scoperto nel corso di una perquisizione effettuata lo scorso dicembre nell’abitazione di Zoran Mandic, un uomo d’affari di Novi Sad (nord della Serbia) padrino di Hadzic e a lui molto vicino.

Altre decine di quadri di valore, ha aggiunto Vukcevic, erano stati trovati nella casa di Mandic. E non è escluso che Hadzic si fosse impossessato dei quadri con operazioni illegali durante il conflitto armato in Croazia (1991-1995), anche se Mandic, secondo il procuratore Vukcevic, avrebbe detto di aver acquistato il Modigliani a Parigi nel 1991.

Fatto sta che gli inquirenti alla caccia di Hadzic hanno scoperto che il ricercato stava cercando di vendere il quadro del pittore italiano, del valore di milioni di euro, essendo a corto di denaro e per continuare a finanziare la sua latitanza.

Il procuratore ha poi spiegato che Hadzic, che si accingeva probabilmente a lasciare la Serbia, era stato in qualche modo messo in guardia dell’arresto imminente attraverso false informazioni sulla sua cattura trasmesse ai media dai suoi protettori. Alcuni mezzi di comunicazione serbi, in effetti, avevano parlato di una cattura del ricercato, subito smentita dalle autoritò di Belgrado. ”Era un avvertimento per Hadzic”, secondo il procuratore Vukcevic.

Hadzic, 52 anni, è stato intercettato e catturato nella prima mattina di mercoledì 20 luglio nei pressi di Krusedol, un villaggio della regione montuosa e turistica di Fruska Gora, in Voivodina a una settantina di km a nord di Belgrado. A Krusedol si trovano un noto monastero ortodosso, pregevole per i suoi affreschi, e un edificio delle Forze armate serbe.

”Abbiamo chiuso una pagina macabra della nostra storia”, ha detto ai giornalisti il presidente serbo Boris Tadic confermando la cattura di Goran Hadzic. ”Ora vediamo se i nostri interlocutori europei faranno quello che hanno promesso”, ha aggiunto con chiaro riferimento alle aspettative di Belgrado, che conta di ottenere entro la fine dell’anno lo status di paese candidato e una data per l’avvio del negoziato di adesione alla Ue.

Tadic ha sottolineato che l’arresto di Hadzic è avvenuto ”non su pressioni della comunità internazionale ma per la nostra volontà e la nostra coscienza di portare a termine i nostri impegni con il Tribunale penale dell’Aja”. Perché, ha aggiunto, ”questa è l’unica via verso la riconciliazione”. ”Non c’è futuro per i Balcani occidentali senza la riconciliazione, e non c’è riconciliazione senza portare dinanzi ai giudici i responsabili di crimini di guerra”, ha detto Tadic  in una conferenza stampa straordinaria.  Con Hadzic l’ex Repubblica jugoslavaha catturatoi tutti i 46 criminali di guerra ricercati dalla giustizia internazionale.