Triplice anti migranti: patto Italia-Austria-Germania per fermarli

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Luglio 2018 - 10:07 OLTRE 6 MESI FA
Triplice anti migranti: patto Italia-Austria-Germania per fermarli

Triplice anti migranti: patto Italia-Austria-Germania per fermarli

ROMA – Un “asse di volenterosi” guidato da Austria, Germania e Italia per frenare le partenze dei migranti e gli sbarchi in Europa, in modo da far giungere sul Continente solo coloro che effettivamente fuggono da guerre. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Lo hanno detto al termine di un incontro trilaterale il ministro dell’Interno Matteo Salvini ed i colleghi Horst Seehofer (Germania) e Herbert Kickl (Austria).

L’intesa, siglata di primo mattino, segnala la nascita di un fronte sovranista che punta a orientare la discussione del vertice informale dei ministri degli interni dell’Unione riuniti oggi a Innsbruck (l’Austria guida il semestre europeo): una posizione dura rispetto alle richieste d’asilo (la bozza austriaca di riforma prevede addirittura il divieto di richiesta d’asilo in Ue) per ora solo politica perché, rispetto a soluzioni e scelte concrete, non si registrano fatti nuovi.

L’Italia ha ottenuto il rinvio della discussione sui movimenti secondari, vero motivo d’attrito con la Germania, perché riguarda il respingimento nel nostro paese dei migranti che non hanno ottenuto l’asilo tedesco e che erano sbarcati appunto in Italia come primo approdo europeo. Seehofer deve accontentarsi dell’impegno europeo sulle frontiere esterne convenendo che “non ci saranno problemi tra le frontiere interne dell’Ue se si riducono le partenze dall’Africa, i morti, gli arrivi”.

Ma la questione, sulla quale il rivale di Merkel nel governo tedesco si gioca la faccia, è solo rimandata. A meno che, oggi pomeriggio, quando Seehofer parlerà alla stampa tedesca, da solo, non riveli qualche sorpresa. Era stato lo stesso Salvini ad ammettere che per un accordo qualcosa doveva portare a casa anche lui.