Tsipras sfida la Ue: “Rispetteremo nostro programma e pagheremo il debito”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2015 - 20:20 OLTRE 6 MESI FA
Tsipras sfida la Ue: "Rispetteremo nostro programma e pagheremo il debito"

Alexis Tsipras nel suo discorso programmatico al Parlamento di Atene (LaPresse)

ATENE – Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha presentato nel suo Parlamento le dichiarazioni programmatiche del proprio esecutivo. Il premier ha spiegato ai parlamentari greci che il Memorandum è fallito da solo ed ha anticipato la volontà di chiedere all’Europa un accordo-ponte per rinegoziare il debito. Ha poi aggiunto di volersi impegnare a rispettare in pieno il programma elettorale con cui ha vinto le elezioni. “Il nostro governo non deve chiedere il suo prolungamento: chiede un nuovo accordo-ponte sino a giugno per rinegoziare il suo debito. La Grecia vuole un accordo sostenibile con i partner e, ad essere sincero, sono sicuro lo raggiungeremo?” “Mi impegno – ha continuato Tsipras – a rispettare in pieno il programma del partito con cui ho vinto le elezioni”.

Ancora Tsipras: “La strada per la ricostruzione della nostra patria sarà lunga ma renderemo il nostro sogno realtà. Costruiremo una Grecia economicamente indipendente e partner allo stesso livello nell’Unione Europea e nell’eurozona”. A proposito del debito, Tsipras ha spiegato che “la Grecia vuole pagare il suo debito ma vuole raggiungere un’intesa comune con i partner per l’interesse di tutti: il problema del debito greco non è economico ma politico”.

Il premier ha poi annunciato la prossima istituzione di una Commissione parlamentare d’indagine sul Memorandum, “non per fare rivendicazioni sul documento ma per far prevalere la giustizia” ed ha spiegato che sulla lotta all’evasione fiscale “metteremo in moto un meccanismo di controllo per monitorare le liste degli evasori”. “L’obiettivo del governo Samaras che andando via ha lasciato dietro di sé terra bruciata era quello di rendere la Grecia ricattabile e di far fallire il nuovo governo – ha aggiunto. – Per questo il governo Samaras ha chiesto il prolungamento del programma di aiuti solo per due mesi e non per sei come avrebbe potuto fare”. “Nelle trattative – ha detto il premier greco – non esistono solo i tecnocrati ma anche altri fattori. E questi sono il popolo greco e gli altri popoli dell’Europa.

Nel suo discorso programmatico al Parlamento di Atene, il premier greco ha annunciato anche di voler chiedere “riparazioni di guerra della Germania”, che, ha detto, “è un obbligo storico chiedere”. Il riferimento è al 50 per cento del debito che venne abbonato nel 1953 alla Germania Federale per i danni dovuti dalla Germania Nazista (e solo in parte quelli del trattato di versailles della I guerra mondiale) da tutti i Paesi, inclusa la Grecia.  LEGGI ANCHE: “GRECIA, YANIS VAROUFAKIS: ‘DEBITO ITALIANO INSOSTENIBILE. PADOAN: ‘NON E’ VERO”

 Tsipras, secondo quanto raccontato anche  dalle indiscrezioni di stampa precedenti al discorso in Parlamento, avrebbe deciso di dividere il programma preelettorale del proprio partito in due parti allo scopo di dimostrarne il pragmatismo e convincere i partner internazionali a concedergli il tempo necessario per poter presentare un nuovo piano di risanamento dell’economia e di maggior respiro per i greci. La prima parte dovrà essere attuata entro la fine di giugno prossimo e avrà come obiettivo quello di riaprire la tv pubblica greca “Ert” chiusa perché secondo i precedenti governi era un pozzo senza fondi di sprechi, e di affrontare la crisi umanitaria venutasi a creare nel Paese. Il piano di questi prossimi mesi riguarderà il ripristino dei contratti collettivi di lavoro e della tredicesima mensilità per coloro che percepiscono meno di 700 euro al mese, il sussidio sociale per l’affitto della casa, l’energia elettrica gratuita per i poveri, una tessera gratis per i mezzi di trasporto pubblici ai disoccupati, abolizione dell’attuale tassa sugli immobili – la famigerata Enfia – e la sua sostituzione con una legge che prevederà la tassazione delle grandi proprietà immobiliari, la lotta all’evasione fiscale, una nuova regolamentazione per i debiti nei confronti dell’erario ed anche alcune misure di taglio, dall’aereo governativo alle auto a disposizioni dei ministri. Il suo ufficio vedrà la decurtazione della metà del personale e della sicurezza di un terzo.  In questo modo, come spiega Repubblica

“Sul tavolo europeo dovrebbe arrivare una richiesta di una “moratoria” di tre-quattro mesi durante la quale il governo ellenico non introdurrà nessuna delle misure incluse nel suo programma contrarie al memorandum firmato con la Troika (come la riassunzione di dipendenti pubblici licenziati e l’assistenza sanitaria gratuita a tutti) mentre i creditori si asterranno dal mandare in default al paese, garantendogli invece la possibilità di accedere ai finanziamenti necessari per tenere in piedi la macchina dello stato fino a maggio. A quel punto l’esecutivo del Partenone si impegna a presentare un nuovo contratto con l’Europa che terrà il bilancio in equilibrio e garantirà la sostenibilità del suo debito attraverso una sua rimodulazione”.

La seconda parte del programma del governo Syriza-Anel sarà attuato nell’arco dei restanti tre anni e mezzo sino alla fine della legislatura. Tra queste misure, oltre alla riassunzione dei dipendenti publbici e l’assistenza sanitaria gratuita per tutti, sarà compresa la definizione del tetto dell’imponibile di 12.000 euro per tutti e il ripristino dello stipendio minimo a 751 euro mensili. Come fanno notare vari osservatori politici, la lettura delle dichiarazioni programmatiche del nuovo governo avviene in un momento cruciale a causa delle complesse trattative in corso con i rappresentanti dei creditori internazionali del Paese. Nonostante tutto, sostengono gli analisti, il governo si presenterà alla riunione dell’Eurogruppo di mercoledì 11 febbraio fermo nella propria posizione di chiedere un programma-ponte sufficiente per lavorare con i partner e raggiungere un’intesa “per il bene di tutti”.