Ucraina, la Timoshenko non si dimette: “Ianukovich ha mentito agli elettori”
La prima ministra ucraina, Iulia Timoshenko, è uscita dal silenzio tre giorni dopo la sua sconfitta elettorale di misura nel ballottaggio presidenziale contro Viktor Ianukovich, e presiedendo il consiglio dei ministri ha accusato il vincitore di aver fatto al Paese promesse “menzognere”.
«Dopo le elezioni le menzogne cominciano a emergere», ha detto, secondo quanto riportato dalla televisione. La Timoshenko si riferiva a un progetto di Ianukovich di aumentare le “norme di carattere sociale” che non è stato approvato dal parlamento perché è mancato l’appoggio del partito dello stesso Ianukovich. E questo malgrado la promessa fatta in campagna elettorale dal candidato filo-russo di aumentare il livello di vita degli ucraini.«La gente dovrà tenerne conto nel definire le sue preferenze politiche per l’avvenire», ha detto la Timoshenko.
Intanto uno stretto collaboratore della premier, il primo vicepremier Oleksandr Turchinov, ha detto ai giornalisti che la Timoshenko non ha intenzione di rassegnare volontariamente le dimissioni. Finora la premier, 49 anni, co-protagonista con Viktor Iushenko della “Rivoluzione arancione” del 2004, ha rifiutato di riconoscere la vittoria di Ianukovich. Il suo staff elettorale ha fatto sapere di star preparando delle cause per contestare il voto.
La commissione elettorale ha reso noti i risultati definitivi, assegnando a Ianukovich il 48,95% (12.481.268 voti) e alla Timoshenko il 45,47% (11.593.340 voti), con uno scarto del 3,48%.