Ue: “Italia prenda impronte ai migranti, anche con la forza”

di Corinna Campanile
Pubblicato il 14 Dicembre 2015 - 19:42| Aggiornato il 14 Marzo 2017 OLTRE 6 MESI FA
Ue all'Italia: impronte ai migranti prese anche con la forza

Ue all’Italia: impronte ai migranti prese anche con la forza

BRUXELLES – Prendere le impronte ai migranti, anche con la forza. Questo chiede l’Unione europea all’Italia. Bruxelles chiede al nostro Paese “un’accelerazione” nel “dare cornice legale alle attività di hotspot, in particolare per permettere l’uso della forza per la raccolta delle impronte e prevedere di trattenere più a lungo i migranti che oppongono resistenza”. E’ quanto si legge rapporto della Commissione Ue sull’Italia che l’Ansa è in grado di anticipare.

“Malgrado i sostanziali incoraggiamenti” della Commissione Ue, “solo uno dei sei hotspot designati è pienamente operativo, a Lampedusa. La Commissione si aspetta che altri due centri, Pozzallo e Porto Empedocle siano aperti a giorni”: così il rapporto di Bruxelles sull’Italia che sarà pubblicato martedì.

Proprio a Pozzallo era sbarcato, il 4 dicembre scorso, un immigrato siriano poi arrestato per alcuni sms in cui esprimeva sostegno all’Isis. Il ventenne era sbarcato a Pozzallo assieme agli altri 523 migranti che aveva condotto in salvo la nave Bourbon Argos. Non era uno dei tre scafisti fermati perché ritenuti componenti degli equipaggi di un gommone e di un barcone soccorsi nel Canale di Sicilia.

Sul tema dei migranti è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Chiudere le porte di fronte a ‘queste masse di esseri umani’ che fuggono da guerre, fame ed oppressione, equivale a cancellare conquiste civili e sociali faticosamente raggiunte”.