Ungheria nazionalista: socialisti e liberali europei vogliono punirla

Pubblicato il 5 Gennaio 2012 - 15:08 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES – Socialisti e liberali del Parlamento europeo chiedono sanzioni politiche per la svolta nazionalista imposta all'Ungheria dal governo di Viktor Orban, che ha fatto approvare una trentina di leggi costituzionali. Il vicepresidente del gruppo S&D, il tedesco Hannes Swoboda, ed il leader dell'Alde, il belga Guy Verhofstadt, hanno chiesto che venga applicato l'art.7 del Trattato di Lisbona che si applica in caso di violazioni ai principi fondanti della Ue in tema di democrazia, liberta' fondamentali e diritti dell'uomo.

Tra le sanzioni previste dall'art.7 c'e' anche la sospensione del diritto di voto in Consiglio per il paese che ne viene colpito. Un portavoce della Commissione europea ha ricordato che tale articolo non e' mai stato utilizzato nella storia dell'Unione europea, affermando che esso sarebbe una ''ultima risorsa'', ''ma non siamo ancora a questo punto''.

''Siamo dalla parte del popolo ungherese che viene messo sempre piu' sotto pressione dal governo Orban. L'applicazione dell'art.7 deve essere seriamente presa in considerazione se Orban continuera' a sfidare deliberatamente le leggi ed i valori europei'' ha detto Swoboda che ha anche auspicato che il Ppe sospenda il premier ungherese dal ruolo di vicepresidente del partito.

Anche secondo Guy Verhofstadt la situazione in Ungheria e' degenerata al punto tale che ''non e' piu' tempo di scambio di lettere'', ma ''e' giunto il momento di avviare sanzioni legali e politiche'' sulla base dell'art.7. ''E' tempo di applicarlo – ha detto Verhofstadt – per proteggere la democrazia ed i diritti fondamentali in Ungheria e nella Ue, ma anche per evitare di stabilire un pericoloso precedente e dare un cattivo esempio ai paesi che aspirano ad entrare nell'Unione''.