La Spagna sceglie la linea dura. Il vaccino contro il coronavirus, nel Paese non sarà obbligatorio ma chi deciderà di non farlo sarà inserito in un “registro” che sarà poi condiviso con gli altri Paesi dell’Ue.
L’annuncio è arrivato dal ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa il quale assicura che il documento “non sarà pubblico” e sarà compilato “nel pieno rispetto della privacy”.
L’annuncio arriva nel giorno in cui slitta di un giorno l’arrivo delle 350 mila dosi di vaccini attese per oggi.
La causa sono stati alcuni problemi logistici della Pfizer in Belgio nel frattempo già risolti. Ad annunciarlo è stato il ministro della sanità Salvador Illa precisando che il ritardo, per le stesse ragioni, riguarda anche altri sette Paesi europei, senza citare di quali si tratti.
La Spagna è in attesa di una fornitura di 350mila dosi di vaccino a settimana.
Secondo il ministro Illa grazie alla campagna di vaccinazione il 70 per cento della popolazione spagnola dovrebbe raggiungere l’immunità entro la fine dell’estate.
Spagna, superati i 50mila decessi
La Spagna ha intanto ufficialmente superato la soglia simbolica dei 50 mila morti per la pandemia.
Gli ultimi numeri annunciati dal ministero della Salute sommano 50.122 vittime.
Con questi numeri è il quarto Paese più colpito in Europa occidentale, dietro Italia, Regno Unito e Francia. Nel mondo è decima (fonte: Ansa).