Vertice Berlusconi – Cameron: “Meno burocrazia, la Ue sia più leggera”

Pubblicato il 25 Giugno 2010 - 20:14 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi e David Cameron

Iran, Afghanistan, ma anche di un’Europa meno burocratica oltre, naturalmente, ai nodi del summit canadese. Sono stati questi i temi al centro della bilaterale di venerdì 25 giugno fra Silvio Berlusconi e David Cameron.

Il presidente del Consiglio italiano e il primo ministro britannico, nel loro primo faccia a faccia dall’arrivo del leader conservatore a Downing Street, sono stati a colloquio per circa 50 minuti, in una saletta del Deerhurst Resort, il complesso vicino alla cittadina di Huntsville che ospita il G8.

Cameron ha salutato Berlusconi con un ”buongiorno” in italiano. Stretta di mano a favore dei fotografi e poi il colloquio che fonti italiane definiscono molto cordiale. ”Si sono presi e c’è stata intesa immediata”, spiegano dalla delegazione venuta da Roma, ricordando la ”comune formazione liberale” e la loro ”vicinanza” politica.

La discussione è quindi entrata nel vivo. Stando a fonti italiane, i due nodi che continuano a dividere i ‘Grandi’ (tassazione delle banche e prelievo sulle transazioni finanziarie) sono stati affrontati in uno spirito ”propositivo”. Londra è favorevole alla prima misura, così come Parigi e Berlino, ma è scettica sulla proposta di ‘colpire’ le transazioni, proposta certamente non vista di buon occhio nella City.

Roma, invece, è contraria a entrambe le misure. Altro tema sul tavolo la politica internazionale ed in particolare il dossier iraniano, con l’eventualità di sanzioni per la Repubblica islamica, il Medio Oriente e naturalmente l’Afghanistan, con il cambio della guardia nel comando delle truppe statunitensi affidate a David Petreus, dopo l’addio forzato di Stanley McChrystal.

Anche su questi temi, stando agli italiani, si è registrata ”piena sintonia di vedute”. I due hanno anche parlato di Europa. Una discussione ”generale”, riferiscono le stesse fonti, che tuttavia sottolinano come su questo punto si sia registrata una particolare convergenza. L’europeismo di Berlusconi è mitigato dalla sua insofferenza per l’apparato burocratico comunitario. E su questo ha trovato il sostegno del premier britannico: ”Entrambi ritengono che l’Europa debba essere più leggera”, è la convinzione tratta dalla delegazione italiana al termine del colloquio.