Manuale per “leggere” il 14 dicembre. La vera fiducia a quota 320 per Berlusconi

di Sergio Carli
Pubblicato il 29 Novembre 2010 - 17:59| Aggiornato il 30 Novembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Manuale per “leggere” il 14 dicembre. Anzi piccole istruzioni per l’uso dei numeri che quel giorno verranno dal Parlamento, in particolare dalla Camera dei deputati. A Montecitorio sono in 630. Se il 14 dicembre ci sono e votano tutti sulla mozione di sfiducia a Berlusconi la maggioranza è a quota 316. Se i voti contro Berlusconi sono 316 il governo è finito, Berlusconi va al Quirinale a dimettersi e poi…accada quel che può. Ma se invece è Berlusconi a prenderli 316 voti, allora è vera maggioranza e vera fiducia? No, proprio no. Lo hanno detto Bossi e in qualche modo lo stesso Berlusconi, mica Di Pietro, Bersani o Fini. Con 316 voti, uno di maggioranza, non si governa. Ci si salva il 14 dicembre ma poi ogni giorno si è a rischio di andare sotto. Con 316 voti a favore Berlusconi si inorgoglisce, celebra la vittoria e subito dopo prepara le elezioni anticipate. Con la sola differenza, non piccola ma neanche decisiva, che decide lui quando e come dimettersi e andare al Quirinale a chiedere lo scioglimento delle Camere.

Ma il 14 dicembre a Montecitorio possono essere a votare in meno di 630. Anzi molti giurano che andrà così e che non andranno alcuni parlamentari che non vogliono dire sì a Berlusconi ma non vogliono accendere la miccia delle elezioni anticipate dicendogli no. In questo caso la maggioranza e relativa fiducia il 14 dicembre può essere a quota 310 o 308 o quel che sia anche sotto quota 316. Sarebbe maggioranza in un voto, fiducia per un giorno ma peggio per il governo che fiducia per un voto. Sarebbe impossibilità conclamata per Berlusconi di continuare a governare. Se non fosse per il bisogno “privato” che Berlusconi ha di restare premier fino al giorno di eventuali elezioni, sarebbe un voto che spinge un premier, qualsiasi premier a dimettersi lo stesso giorno.

La vera fiducia, la vera maggioranza per Berlusconi è a quota 320 voti per lui. Maggioranza di cinque voti per governare, poca ma può bastare. Maggioranza con la quale Berlusconi può andare da Napolitano e dirgli che va avanti perché ne ha intenzione e forza. Quota 320 straccia l’ultimo fantasmatico residuo di governo tecnico alla Bersani e straccia l’azione politica di Fini. Con 320 voti Berlusconi può permettersi perfino un Berlusconi-bis senza nemmeno dover disinnescare l’arma delle elezioni anticipate. Quindi, occhio ai numeri: i titoli e le dichiarazioni saranno su fiducia sì, fiducia no, ma quel che conta sono i numeri: 308, 310, 316, 320, è in queste cifre la vittoria e la sconfitta.