Parata del 2 giugno, Bossi: “Noi siamo sul territorio. Il federalismo non è a rischio”

Pubblicato il 5 Giugno 2010 - 21:19| Aggiornato il 6 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Bossi

Dopo le polemiche sulla mancata partecipazione dei leghisti alla parata militare del 2 giugno a Roma, il segretario del Carroccio, Umberto Bossi, ha dato la sua spiegazione: “Noi restiamo sul territorio. Lì facilmente ci trovi, a Varese, in giro nella zona”.

“Quando arriva il 2 giugno – ha aggiunto il leader presenziando alla finalissima di Miss Padania – tutti ci invitano. A qualcuno devi dir di sì, a qualcuno no. Non è che noi siamo amanti delle sfilate militari. Avete notato che non c’era nessun imprenditore lombardo. Preferiscono restare tutti sul territorio”.

Riguardo alla manovra, Bossi è d’accordo con Silvio Berlusconi che si possa fare qualche modifica: “non è mai passata nessuna finanziaria senza modifiche”.

“Non può diventare come un tempo – ha aggiunto – che la finanziaria era un’occasione per portare via un sacco di soldi, però qualche ragionamento si può fare. Vediamo che emendamenti presentano”.

Alla domanda se con la manovra finanziaria il federalismo sia a rischio,  Boss ha risposto con un secco “no”: “La finanziaria la fa Tremonti – ha spiegato il capo della Lega Nord – e non è un mio avversario. Poi è un federalista, non farebbe nulla contro il federalismo”. Secondo il senatur, “Tremonti sa bene che il federalismo è l’unica possibilità per il paese di andare avanti”.

Il leader della Lega ha avuto parole anche per il ddl intercettazioni, sul quale, dice, si è “trovata la quadra”.

“Ormai è fatta – ha spiegato – ho parlato con Maroni e lui e quelli di Berlusconi hanno trovato la quadra. Quindi ha risolto anche quel problema li”.