25 aprile, Alemanno e Polverini a fianco dell’Anpi, il “fusion” nella politica italiana

Pubblicato il 25 Aprile 2010 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA

Come non pensare che l’Italia sia il paese più straordinario del mondo? Solo qui da noi può succedere che i scambino ruoli e fedi con tanta facilità e altrettanta solennità.

L’occasione per una conferma viene dalle celebrazioni del 25 aprile, da tempo messe in discussione da alcune parti politiche, in particolare la Lega.

Per decenni, gli ex fascisti e i post fascisti del Msi avevano fatto di tutto per cancellare quella data dal proprio calendario, anzi nei primi tempi dopo la guerra avevano anche evitato di farsi vedere in giro per evitare lezioni di democrazia eccessivamente rigorose da parte degli avversari più accesi, i comunisti.

Gianni Alemanno nelle funzioni di sindaco di Roma

Segno della evoluzione dei tempi: il 25 aprile due esponenti politici che vengono dall’estrema destra, Gianni Alemanno e Renata Polverini, presidente del Lazio, andranno a celebrare la liberazione dal fascismo e dall’occupazione nazista fianco a fianco con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che una volta era comunista.

Sembra proprio che il genere “fusion” si è imposto nelle principali cucine del mondo come nuovo genere gastronomico con la mescolanza di ingredienti e ricette, sembra che la moda abbia pervaso anche le stanze della politica, ovviamente quella italiana, con una confusione, più che fusione, di idee e principi affascinante.

Così è accaduto che alla vigilia del 25 aprile la polizia abbia scoperto a Roma scritte contro Alemanno, sindaco di Roma nato nei movimenti dell’estrema destra e formatosi tra gli ex e post fascisti del Msi, e l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani Italia) e a favore della Rsi (Repubblica Sociale Italiana). La prima scritta “Alemanno e Anpi infami tutti quanti” è stata vergata sulla tangenziale est, all’altezza del ponte della Salaria. Un’altra al Ponte delle Valli recita: “25 aprile onore alla Rsi”.

Gianni Alemanno: foto dal passato

Povero Alemanno, che onta. Ora dall’estrema destra gli attacchi sono per lui, gli danno dell’infame, termine che  a Roma è ancor più carico, gli danno proprio del traditore.

Il commento di Alemanno dà la misura della evoluzione politica del sindaco: “Sono cose che purtroppo avvengono ma non bisogna dargli troppa importanza e trattarli per quello che sono, cioé episodi totalmente marginali rispetto a un evento condiviso nella memoria di questa città e di tutta Italia. Chi fa queste brutte cose lo fa per attrarre l’attenzione, per protagonismo, quindi non bisogna dargli troppa importanza”.

Poi ha ancora detto: “Credo che la maggior parte della gente e delle rappresentanze, al di là delle divisioni politiche, abbiano maturato una memoria condivisa e la consapevolezza dell’importanza di queste celebrazioni. Credo che le polemiche facciano parte di gruppi estremi e marginali”, ha aggiunto il sindaco che ha colto l’occasione per ringraziare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il “grande intervento fatto ieri alla Scala”.

La Polverini non ha tardato a farsi sentire: “Solidarietà al sindaco Alemanno e all’Anpi per le scritte ingiuriose comparse alla vigilia delle celebrazioni per il 25 aprile”.