Abruzzo e tangenti: arrestato l’ex assessore regionale Ezio Stati per il termovalorizzatore di Lanciano

Pubblicato il 2 Agosto 2010 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA

L’ex assessore regionale abruzzese Ezio Stati (Dc e poi Forza Italia), padre dell’attuale assessore Daniela, e altre tre persone sono state arrestate per corruzione nell’ambito di un’ inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, riguardante la costruzione di un termovalorizzatore a Lanciano (Chieti).

Stati, agli arrestati domiciliari, che per anni fu tesoriere della Dc abruzzese, fu arrestato negli anni Novanta nell’ambito di alcune inchieste sulla tangentopoli, subito dopo essere stato nominato assessore regionale. Nel Duemila fu capogruppo regionale di Fi, ma si dovette dimettere in seguito al fatto che era passata in giudicato la sentenza di condanna relativa alla precedente vicenda giudiziaria.

Gli altri arrestati sono Vincenzo Angeloni, ora nel carcere di Regina Coeli a Roma. In manette anche Marco Buzzelli, compagno di Daniela Stati) a cui sono stati applicati i domiciliari ad Avezzano. Nei guai anche Sabatino Stornelli, a cui è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di Roma.

L’assessore regionale alla protezione civile, ambiente, rifiuti, Daniela Stati – destinataria della misura cautelare interdittiva dalla carica – e le quattro persone arrestate sarebbero implicate in un’attività illecita “al fine di ottenere il vantaggio di essere inseriti nella lista di beneficiari per fatti e atti connessi alla ricostruzione post sisma del 6 aprile 2009″. Lo afferma il Procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, chiarendo che non si tratterebbe di un’inchiesta legata al termovalorizzatore.

La Procura della repubblica dell’Aquila – si afferma in una nota – all’esito delle indagini svolte dalla Squadra mobile di Pescara, ha chiesto alcune misure cautelari personali a carico di cinque persone, tra cui l’assessore regionale alla Protezione Civile e all’Ambiente, Daniela Stati, per episodi di corruzione”. Gli altri quattro coinvolti nell’inchiesta sono il padre, Ezio, e il compagno della Stati, Marco Buzzelli, l’ex deputato di Fi, Vincenzo Angeloni, e Sabatino Stornelli, ex amministratore delegato di Telespazio e attuale amministratore delegato di Selex service management, società di Finmeccanica.

Daniela Stati si è in seguito dimessa da assessore regionale alla Protezione civile, rifiuti e ambiente. Lo si è appreso da fonti regionali. La decisione è conseguente al provvedimento della magistratura che l’ha interdetta dai pubblici uffici nell’ambito dell’inchiesta per corruzione su presunti favoritismi nella ricostruzione post sisma. La vicenda giudiziaria ha determinato un terremoto politico nella Regione Abruzzo. Il presidente, Gianni Chiodi, dovrà procedere a un mini rimpasto forzato, sostituendo la Stati con un’altra donna, visto che lo statuto regionale impone la presenza di due donne nell’esecutivo.

In tal senso, si apre una corsa all’assessorato alla quale non sarà estranea L’Aquila, che rivendica una rappresentanza in Giunta. Della vicenda giudiziaria si sta parlando nel corso della riunione della Giunta regionale, in corso a Pescara, e alla quale, naturalmente, non sta partecipando l’assessore Stati. Da fonti regionali si apprende che sono imminenti dichiarazioni del presidente Chiodi.