Su Abu Omar vince il Governo. Corte Costituzionale annulla condanne degli 007

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2014 - 11:23 OLTRE 6 MESI FA
Su Abu Omar vince il Governo. Corte Costituzionale annulla condanne degli 007

Su Abu Omar vince il Governo. Corte Costituzionale annulla condanne degli 007

ROMA – Su Abu Omar vince il Governo. Corte Costituzionale annulla condanne degli 007. La Corte Costituzionale ha annullato le sentenze di Corte di Appello e Cassazione che avevano portato alla condanna degli 007 italiani coinvolti nel “rapimento” da parte di agenti Cia del sospetto terrorista Abu Omar, che fu trasferito (al di fuori dei protocolli legali) e quindi interrogato e torturato in Egitto (in contumacia sono stati condannati 27 agenti). La Corte Costituzionale ha annullato le condanne nei confronti dei 4 uomini del Sismi, dall’ex direttore Niccolò Pollari (10 anni), a Marco Mancini, Giuseppe Ciorra, Raffaele di Troia e Luciano di Gregorio.

Inoltre, la Corte ha accolto i ricorsi dei governi Monti e Letta (e confermando l’accoglimento nel 2009 degli analoghi ricorsi dei governi Prodi e Berlusconi) che opponevano il Segreto di Stato, del quale invece la Corte di Cassazione nel 2012 aveva dato una interpretazione non estensiva rinviando tutto alla Corte d’Appello che infine decideva per le condanne degli imputati. Ora il procedimento è finito su un binario morto.

Con la sua decisione la Consulta (Palazzo della Consulta a Roma, sede della Corte Costituzionale, ndr.) farà retrocedere il processo in Cassazione, che si esprimerà il prossimo 24 febbraio. A quel punto i giudici del ”Palazzaccio” (sede della Corte di Cassazione a Roma, ndr.) non avranno che due strade: prendere atto dell’ampio potere discrezionale che la Consulta ha riconosciuto al presidente del Consiglio nell’apporre il segreto di Stato a garanzia della sicurezza nazionale, e dunque annullare le condanne di Pollari e degli altri uomini del Sismi; oppure rinviare alla Corte di Appello di Milano per ulteriori decisioni. Che, a questo punto, arriverebbero fuori tempo massimo, visto che la prescrizione è destinata a maturarsi nel giro di pochi mesi. (Il Messaggero)