La presidente Maraschio: “Mancano i soldi, il futuro dell’Accademia della Crusca è a rischio”

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 15:33| Aggiornato il 2 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Nicoletta Maraschio

Anche se “non siamo nella lista” dei 232 enti e istituzioni culturali che con la manovra del Governo si sarebbero visti tagliati i finanziamenti, “siamo molto preoccupati: il nostro futuro è a rischio. Come ho detto tante volte, i finanziamenti che arrivano sono estremamente ridotti”. Lo ha detto Nicoletta Maraschio, presidente dell’Accademia della Crusca, che oggi ha presentato il bilancio della rassegna ‘La piazza delle lingue 2010’, che si è conclusa ieri a Firenze.

“L’Accademia della Crusca per ora si è salvata – ha proseguito Maraschio -, ma con le risorse pubbliche di cui dispone difficilmente potrà continuare la sua attività”.

La presidente dell’istituto che studia e difende la lingua italiana ha spiegato che a fronte di un bilancio dell’Accademia che supera 1,2 milioni (ma variabile ogni anno in base ai progetti) “dal ministero per i Beni culturali arrivano 190 mila euro, ed erano 250 mila agli inizi degli anni duemila; ci sono poi 34 mila dalla Regione Toscana, 17 mila dal Comune di Firenze”.

Sulla lista dei 232 enti Maraschio ha aggiunto: “Mi sembra che l’intervento del ministro Bondi sia stato significativo. Il ministro doveva essere interpellato preventivamente proprio perché, forse, alcuni tagli e alcune scelte dovevano essere fatte, ma non in questo modo che non tiene conto dell’importanza internazionale, di formazione e di ricerca di molte di queste istituzioni”.