“Ad Haiti abbiamo salvato 18 vite”: il racconto dell’attrice Moran Atias

Pubblicato il 3 Febbraio 2010 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA

Diciotto vite salvate in un solo giorno. Anche i vip si mobilitano per aiutare la popolazione haitiana dal terribile terremoto che li ha colpiti poco meno di un mese fa. A raccontare la sua esperienza profonda a contatto con i superstiti di Haiti è Moran Atias, la bellissima attrice israeliana di Crash che insieme al collega Sean Penn ha trascorso 9 giorni a Port-au-Prince.Un diario che apre uno squarcio su una realtà difficile da accettare: centinaia di feriti, molti gravissimi, destinati per la maggior parte a morire per la mancanza di medicine e attrezzature.

Moran racconta la sofferenza nel vedere i volti dei pazienti contratti dal dolore e quelli dei medici, pieni sconforto e senso di impotenza.

«Lì ho lasciato il mio cuore ed è per questo che ho deciso che vi tornerò presto – scrive Moran nel diario di questa esperienza – Quando sono partita dagli Stati Uniti non avevo idea di come potessi essere di aiuto in quanto non ho alcun tipo di esperienza medica e non conosco a fondo la cultura haitiana. Solo più tardi ho capito che in una situazione così drammatica chiunque può essere d’aiuto».

L’attrice racconta come la parola d’ordine da seguire per salvare i pazienti riversi nei vari ospedali del paese fosse “evaquazione”. Portare in luoghi attrezzati i feriti più gravi, per evitare che morissero.

«Per fortuna – racconta ancora – siamo riusciti ad entrare in contatto con il dottor Green Barth, che è a capo del Medishare Hospital all’aeroporto di Port Au Prince. Il dottor Barth si è poi offerto di curare questi malati gravi al Miami University Hospital negli Stati Uniti. A quel punto dovevamo preparare i documenti necessari all’espatrio da presentare all’ambasciata americana e alle autorità militari».

Proprio così è stato possibile salvare diciotto persone, molti bambini, di cui la bella attrice riporta nel diario la lista completa. Ma il miracolo non si è fermato qui. Perch anche il giorno dopo i medici, le infermiere, con l’aiuto di Moran Atias e Sean Penn hanno organizzato un camioncino per trasportare i pazienti più gravi negli ospedali più grandi di Haiti oppure negli Stati Uniti.

«Evacuazione era la nostra missione – scrive l’attrice – Io, Sean e David abbiamo visitato insieme il campo rifugiati della capitale. Abbiamo avuto modo di capire quanto grave fosse la situazione e conoscere le necessità di una moltitudine di persone che avevano bisogno di essere curate in ospedale. Grazie ad un meraviglioso gruppo di dottori, siamo riusciti ad evacuare altri due pazienti, che avrebbero perso l’uso di un arto se non fosse stato per l’immediato intervento coordinato con l’aiuto di Medishare: Antoine Adenia, bambina di 10 anni con frattura alla testa e piede infetto; Jean Amos Tragelis, un uomo di 56 anni con una mano infetta. Se chiudo gli occhi, riesco ancora a vedere i loro sorrisi…».

«Dio benedica il popolo di Haiti – conclude l’attrice nel suo diario – e tutte quelle meravigliose persone che hanno fatto sì che vivessi questa grandiosa esperienza di vita. Un’esperienza che mi ha cambiata. Grazie Haiti».