Afghanistan, arrivate in Italia le salme dei due genieri italiani. Ad accoglierle, istituzioni e lacrime

Pubblicato il 30 Luglio 2010 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

Giorgio Napolitano

Le salme dei genieri italiani morti in Afghanistan, Mauro Gigli e Pierdavide De Cillis, sono state accolte questa mattina all’aeroporto di Ciampino dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Con lui erano presenti il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, i presidenti del Senato, Renato Schifani, e della Corte Costituzionale, Francesco Amirante, il ministro  per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Assente, invece, il Presidente della Camera Gianfranco Fini.

Le due bare del primo maresciallo Mauro Gigli e del caporalmaggiore capo genio guastatori, Pierdavide De Cillis, avvolte nel tricolore, sono state fatte scendere dal C-130 portate a braccia dai commilitoni del IX Reggimento l’Aquila. Dopo la benedizione da parte dell’Ordinario militare, Vincenzo Pelvi, il presidente Napolitano avvicinato e, deponendo ambedue le mani sulle bare ha reso omaggio ai militari. Quindi le note del Silenzio e il mesto corteo dall’aereo fino ai due carri funebre.

Il dolore dei familiari è esploso quando le due bare sono state caricate sui due furgoni funebri e poco dopo hanno lasciato lo scalo militare di Ciampino diretti all’ospedale militare Celio. Oltre al pianto delle due mogli e dei genitori dei due militari, si sono fatti strazianti, nel silenzio della cerimonia, i singhiozzi del figlio di 7 anni del primo maresciallo Gigli, Marco, che in braccio al fratello Gianmauro, di 19 anni, stringeva accorato un alce di peluche. Subito dopo il Presidente Napolitano e le altre autorità si sono fermate a lungo con i parenti piu’ stretti dei due militari.