Afghanistan, La Russa: “Servono bombe sui nostri aerei”. Pd: “Discutiamone in Parlamento”

Pubblicato il 10 Ottobre 2010 - 11:55 OLTRE 6 MESI FA

Dopo i quattro alpini morti in Afghanistan, al governo si pensa ai rimedi e il ministro della Difesa Ignazio La Russa propone le bombe sugli aerei degli italiani. Inoltre saranno inviati più elicotteri per diminuire i trasporti via terra ed aumentare così la sicurezza del contingente italiano. Ma deve essere il Parlamento, ha spiegato il ministro, a valutare se dotare o meno gli aerei di bombe.

”Voglio andare nelle Commissioni parlamentari perché mi confortino, o me la facciano cambiare, nell’idea di dotare i nostri aerei di bombe. E’ una cosa – ha spiegato La Russa – ai limiti della compatibilità perché bombardando dagli aerei si possono infliggere perdite civili e su questo ascolterò con grande attenzione la valutazione delle Commissioni”.

Aperto a dialogo il Pd: secondo Piero Fassino il problema è “delicato” e “va affrontato” in Parlamento “in tutti i suoi aspetti”. Contrari invece Idv, Federazione della Sinistra e Verdi.

Dal canto suo, La Russa sembra determinato ad andare avanti: “Ho convocato  una riunione con il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini e con il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Giuseppe Valotto, per esaminare nel dettaglio l’attacco  costato la vita a quattro nostri militari e, piu’ in generale, per valutare la situazione in Afghanistan. Nulla deve essere lasciato di intentato per dotare di sempre maggiori elementi di sicurezza il nostro contingente”.

La Russa ha ricordato che ”da mesi sono stati inviati 17 blindati Freccia, che sostituiscono i Lince, ma non in tutte le attività. E’ stata inoltre rispettata la richiesta di dotare tutte le squadre di visuatori e disturbatori elettronici per evitare che ordigni vengano fatti esplodere con comandi elettronici”. Ma, ha sottolineato il ministro, ”dobbiamo fare qualcosa di più e la cosa più immediata che possiamo fare è aumentare il numero di elicotteri per ridurre i trasporti via terra”. Neanche questo, ha riconosciuto, ”è salvifico, ma può aiutare”.

Il rischio in Afghanistan si corre, ha proseguito, ”perché la vera campagna è iniziata da poco: prima i militari facevano puntate nel territorio e tornavano alle basi, ora il territorio deve essere non solo attraversato, ma conquistato e mantenuto, cosa che aumenta il rischio, cosi’ come lo accresce l’aumento del numero dei soldati presenti”.

“L’obiettivo è di arrivare al ritiro di tutti i militari italiani che svolgono compiti operativi in Afghanistan entro il 2011”.Poi ha sottolineatoche che ”è impossibile andare via da un giorno all’altro”. ”Chi parla di ritiro immediato – ha ribadito il ministro – fa sciacallaggio ed è proditorio: sarebbe un tradimento dello spirito della nostra missione e dei nostri ragazzi che hanno dato la vita”.

La Russa ha spiegato ancora: ”Il fatto che vi sia stata una rivendicazione da parte dei talebani conferma la natura terroristica dell’attività dei talebani” ”Proprio per contrastare questo terrorismo – ha aggiunto – ho detto che occorre che sia il Parlamento a decidere se, a differenza di quello che anch’io ho finora ritenuto e come già fatto da altri Paesi, occorre armare i nostri bombardieri”.