Afghanistan: Camera approva la proroga alle missioni dei soldati italiani

Pubblicato il 21 Luglio 2010 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA

Sì dell’Aula della Camera al decreto legge che proroga la partecipazione italiana alle missioni militari all’estero, fra cui quella in Afghanistan. Il testo, approvato con 484 sì, 25 no e 11 astenuti, passa al Senato.

Hanno votato contro i deputati dell’Idv; ad astenersi i Radicali del Pd.

Tra le innovazioni introdotte a Montecitorio rispetto al testo iniziale, oltre ai due emendamenti del Pd passati contro il parere del governo, l’assegnazione diretta (come già accade per le polizie civili) del contributo Ue ai carabinieri impegnati nella missione EUPM in Bosnia, grazie a un emendamento di Giuseppe Moles; l’assegnazione di 250mila euro al Comitato Atlantico italiano; un trattamento più favorevole per licenze e congedi per i militari impegnati nelle missioni.

Il Governo era stato in precedenza battuto due volte di seguito su altrettanti emendamenti al decreto legge sulla proroga delle missioni militari all’estero. L’Assemblea di Montecitorio ha approvato, a fronte del parere contrario del governo, due emendamenti del Pd.

Il presidente della Commissione Esteri Stefani aveva chiesto, dopo l’uno-due una sospensione dei lavori, ma la maggioranza, che in Aula registra molte assenze, non è stata in condizione di far sì che la sua proposta passasse: l’esame degli emendamenti continua.

I due emendamenti del Pd sono passati rispettivamente con 258 sì, 254 no e un astenuto e con 256 sì, 254 no e tre astensioni. Non hanno impatto economico sul testo, ma i successivi ne hanno, e la maggioranza è a rischio numerico.

Entrambi gli emendamenti su cui il governo è andato sotto si riferiscono all’articolo 3 del decreto di proroga. Il primo (primo firmatario Mario Barbi, Pd) esclude la natura regolamentare dei decreti per il coordinamento delle missioni. Il secondo (primo firmatario Francesco Tempestini) specifica una competenza in capo a una direzione generale del ministero degli Esteri.