Alemanno per l’austerity capitolina cita Nathan: “Nun c’è trippa pe’ gatti”

Pubblicato il 28 Maggio 2010 - 13:44 OLTRE 6 MESI FA

Gianni Alemanno

Il tempo dell’abbondanza è finito. I conti della Capitale sono in rosso e il sindaco Alemanno annuncia un lungo periodo di austerity ricorrendo alle famose parole di Ernesto Nathan: “Nun c’è trippa pe’ gatti”. Insomma la situazione del bilancio del 2010 non sembra poi tanto diversa da quella che spinse il sindaco Nathan, in carica dal 1907 al 1913,  quando dovendo affrontare dei tagli di bilancio cancellò la voce “frattaglie per gatti”, fondi destinati al mantenimento di una delle tante colonie feline della Capitale.

Nelle casse del Campidoglio mancano 200 milioni di euro e tra i provvedimenti presentati da Alemanno c’è un unico imperativo “non vogliamo più avere spese onerose e dobbiamo agire con il massimo rigore per risanare definitivamente il bilancio”. Il sindaco, riferendosi al bilancio 2010, ha tenuto a dire che prima di aumentare eventuali tariffe si agirà sui tagli alle spese. “Avevo detto che il 2010 sarebbe stato un anno di svolta e lo sarà – ha proseguito Alemanno – Con la manovra risaniamo definitivamente il bilancio capitolino affinchè non si torni più indietro”.

Il sindaco ha sottolineato che si tratterà di un “bilancio non facile, perchè siamo al giro di boa. Adesso però abbiamo una base su cui lavorare grazie alle misure previste dalla manovra economica del governo su Roma”.

Tra le misure annunciate per portare in cassa più soldi possibili il Comune di Roma potrebbe prevedere la maggiorazione fino al 3 per mille dell’Ici sulle abitazioni diverse dalla prima casa (arrivando all’1%), per “contrastare il fenomeno delle case sfitte”. Al piano di rientro mancano 200 milioni da reperire con l’aumento fino a un massimo di un euro a passeggero sui diritti di imbarco in partenza dagli aeroporti di Roma, l’incremento dell’addizionale comunale Irpef fino ad un limite massimo dello 0,4%, la tassa sul turismo, la razionalizzazione delle partecipazioni societarie, il contributo sulle valorizzazioni immobiliari e l’adozione di una centrale degli acquisti.