Alemanno vuole il rilancio. In Campidoglio c'è aria di rimpasto

Pubblicato il 16 Febbraio 2012 - 20:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Incontri col Pdl locale per definire la futura strategia. Non solo per la citta' ma anche in vista delle amministrative del 2013. Il tempo stringe e il sindaco Gianni Alemanno, dopo il no ai Giochi olimpici e reduce dalle difficolta' per l'emergenza maltempo, pianifica il rilancio di Roma ma anche del suo ''fare'' politico. Archiviato il sospetto delle dimissioni sull'onda di un diniego alla candidatura olimpica di Roma, il primo cittadino rilancia.

Ora Alemanno punta su Roma capitale e sul Cipe per i soldi alle grandi opere. Ma anche, secondo indiscrezioni, a un ruolo per lui piu' nazionale e meno romano. C'e' chi lo vorrebbe gia' candidato in pectore alle primarie del Pdl per designare il futuro leader, il successore di Berlusconi. Magari come espressione degli ex An.

Un argomento che potrebbe essere stato sfiorato nelle riunioni di ieri sera in Campidoglio con i suoi fedelissimi e il Pdl romano, fatte a fine giornata per sfuggire all'assedio dei giornalisti. Anche se al centro degli incontri c'era in realta' l'imminente e probabile mini-rimpasto di giunta per disinnescare il pronunciamento del Tar sul nuovo ricorso in tema di quote rosa.

Un rimpasto che potrebbe servire per soddisfare gli scontenti del precedente rimpasto, ovvero l'area rampelliana e i fedeli ai fratelli De Lillo, ma che potrebbe essere utile anche per riequilibrare in seno all'esecutivo capitolino la rappresentanza delle varie anime del partito e riallineare le 'truppe' pidielline in vista della campagna elettorale per le amministrative del 2013.

Chi e' vicino al sindaco ricorda che lui ha affermato a piu' riprese di volersi battere per un secondo mandato in Campidoglio. Ma manca ancora piu' di un anno e dopo le vicende dell'emergenza neve e dello stop alla candidatura olimpica, nel mondo politico romano tornano a crescere i boatos su un futuro di caratura nazionale per Alemanno, magari sfruttando il trampolino congressuale.

E a questo punto gia' si indica in pole come candidata a sindaco l'attuale vice, ovvero Sveva Belviso, cresciuta politicamente in An nella corrente augelliana dei finiani. La vicesindaco, discreta e operosa, nei giorni di tregenda della neve e' stata esposta mediaticamente in tv e se l'e' cavata bene.

Promossa a vice per riparare al vulnus quote rosa, Sveva ora e' indicata come un buon candidato tutto da costruire: donna, giovane, competente, spigliata, non usurata. Potrebbe essere la carta vincente.

Ma tutto e' ancora da definire. Sia perche' non si sa ancora, al momento, quando il Pdl terra' le primarie per la leadership, sia perche' per spendersi nella corsa alle primarie del Pdl e puntare, in caso di sconfitta, a un ruolo da vicepremier, Alemanno, fanno notare alcuni bene-informati, dovrebbe portare in dote qualcosa che allo stato e' sfumato: la candidatura di Roma alle Olimpiadi o, quantomeno, l'accordo politico con l'Udc.

Un progetto, quest'ultimo, mai nascosto ma che anche a livello locale sembra di ardua realizzazione, dal momento che l'Udc sembra puntare con gli alleati del Terzo polo a presentare un proprio candidato al Campidoglio nel 2013. Le carte, insomma, non sono state tutte giocate e la partita e' ancora lunga.