Alessandra Bencini (M5s): “Non sono andata da Grillo perché i bambini non stavano bene”

Pubblicato il 7 Aprile 2013 - 11:23| Aggiornato il 20 Dicembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 7 APR – ”Non e’ facile, mi sembra di essere un po’ come una canna al vento. Non mi sento stabile. Non parlo del mio essere nel movimento. Io nella vita sono pragmatica e vorrei delle certezze, come le vogliono gli italiani. Vorrei essere risolutiva, dare risposte concrete al Paese”. Lo afferma, in un’intervista a Repubblica, Alessandra Bencini, l’unica senatrice dell’M5S a votare la mozione per il dialogo.

Venerdì, la Bencini ha disertato la riunione con Grillo. Assenza politica le chiede Repubblica. “No. I bambini non stavano bene. Mica non volevo vedere Grillo, anzi mi avrebbe fatto piacere. E comunque i miei colleghi, mi hanno raccontato” spiega la senatrice toscana”. Non sarebbe stato utile andare? Qualcuno ha chiesto una rosa di nomi per il governo. “Forse poteva essere utile. Però saremmo stati sempre in minoranza, anche con la mia presenza. Siamo sempre un numero minore”.

Bencini assicura di non voler lasciare il movimento. ”Posso anche avere un altro pensiero. Io ho un mio cervello pensante, ci si confronta e si decide. Mi sento libera di esprimermi. Nessuno mi ha dato addosso”. ”Ci incolpano di non aver fatto nulla di costruttivo. Nel movimento c’è chi mi ricorda che siamo arrivati ora, non siamo noi la forza che ha sfasciato il Paese. Io li ascolto, mi dicono che sono gli altri che ci vogliono far sentire in colpa. Mi fanno ragionare. Se 19 su 20 la pensano diversamente da me, magari sono io che ho un gap da colmare”.