Inchiesta di Bari, Mannarini scarica le colpe: “Io vittima del sistema Tarantini”

Pubblicato il 21 Ottobre 2009 - 20:12 OLTRE 6 MESI FA

gianpiAlessandro Mannarini si è detto «vittima del sistema Tarantini». L’imprenditore leccese ha parlato con il gip di Bari Vito Fanizzi, al quale ha raccontato della “folle” estate del 2008 in Costa Smeralda.

Il trentottenne salentino è agli arresti domiciliari dal 16 ottobre nell’ambito dell’inchiesta per spaccio di cocaina nella quale è indagato assieme al suo ex amico e datore di lavoro, Gianpaolo Tarantini, e ad altre quattro persone.

«Il mio assistito – ha detto l’avvocato Marco Vignola – ha chiarito complessivamente la vicenda e ha confermato quanto aveva già detto durante i due interrogatori, durati sei ore, compiuti a maggio e settembre scorsi. Spero di ricevere a breve l’avviso di conclusione delle indagini per affrontare il processo con grande serenità».

Mannarini ha detto al giudice di essere stato assunto da Tarantini per occuparsi di pubbliche relazioni in occasione della vacanza in Sardegna e di aver percepito un compenso di 24.000 euro per quattro mesi. La collaborazione si è interrotta a metà agosto del 2008 perchè Tarantini e gli altri «stavano esagerando».

Mannarini è accusato di aver compiuto viaggi da Bari in Costa Smeralda portando con sè diverse decine di grammi di cocaina.