Alfano: “Decadenza B. ingiusta, ma no piazza il 27”. Poi apre a Renzi su 5 punti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2013 - 16:51 OLTRE 6 MESI FA
Alfano: "Decadenza B. ingiusta, ma no piazza il 27". Poi apre a Renzi su 5 punti

Alfano: “Decadenza B. ingiusta, ma no piazza il 27”. Poi apre a Renzi su 5 punti (Foto Ansa)

ROMA – “La decadenza per Silvio Berlusconi è ingiusta, ma non saremo in piazza a manifestare con Forza Italia il 27 novembre”. Angelino Alfano, vice premier e fondatore del Nuovo Centrodestra, esprime solidarietà a Berlusconi e ribadisce di ritenere incostituzionale “l’applicazione retroattiva” della legge Severino.

Poi propone a Enrico Letta e al Pd di Matteo Renzi un patto in 5 punti, a cui dice “usiamo il 2014 per fare cinque cose: riforma della legge elettorale; via il bicameralismo perfetto; tagliare 10mld di spesa improduttiva da destinare al taglio delle tasse sul lavoro; abbattere il debito pubblico; intervenire su retribuzione di produttività”.

“DECADENZA INGIUSTA” – Alfano ha dichiarato ai microfoni di L’Arena su Rai Uno: “Penso che la decadenza sia una grande ingiustizia perché nasce dall’applicazione retroattiva di una norma penale. Perciò voteremo contro la decadenza del presidente Berlusconi. Noi non consideriamo incostituzionale la legge Severino, ma la sua applicazione retroattiva”.

“BERLUSCONI MERITA LA GRAZIA” – “Penso che un uomo con la carriera e la biografia di Silvio Berlusconi meriterebbe di non essere sottoposto ai servizi sociali e meriterebbe la grazia”, anche se non l’ha richiesta, ha dichiarato Alfano che ha però precisato di non volersi addentrare nelle “procedure” che attengono al Colle.

“NO PIAZZA IL 27 NOVEMBRE” – Parlando della manifestazione organizzata da Forza Italia per il 27 novembre in occasione del voto sulla sua decadenza da senatore, Alfano ha detto: “Non partecipiamo alla manifestazione. Guardiamo al futuro e non siamo coinvolti”.

Il leader di Ncd ha spiegato: “Noi abbiamo fatto una scelta diversa guardando al futuro ed all’Italia: visto che tanti esponenti del Pdl sostenevano che alla decadenza doveva seguire la caduta del governo abbiamo detto che siamo contro la decadenza ma non per lasciare il Paese al buio”.

Il vicepremier ha poi detto: “Noi teniamo un atteggiamento molto lineare e coerente: non riteniamo che a seguito della decadenza di Berlusconi si possa lasciare il Paese di fronte a una crisi al buio, sfasciando tutto e lasciando il Paese senza una prospettiva. Pensiamo che l’Italia in questo momento abbia bisogno di un governo”.

“SCISSIONE, MA CON SILVIO CI SENTIAMO” – La scissione “non sarà una finzione. E’ purtroppo tutto molto vero e lo dimostreranno i prossimi giorni quando con molta probabilità le strade si separeranno su un punto fondamentale: il sostegno al governo”, ha detto Alfano, secondo il quale “da quello che si legge, dopo la decadenza di Berlusconi, l’orientamento è quello”.

Il leader di Ncd ha poi detto che “con Silvio Berlusconi capita di sentirsi. Il rapporto personale e anche politico all’interno della coalizione prosegue, quello che ci ha diviso è il giudizio sulla tenuta del governo dopo la decadenza e anche la visione, con il prevalere di una linea estremista nel partito”.

Alfano ha poi aggiunto: “E’ la linea che consideriamo sbagliata di fare cascare tutto e mettere gli interessi del Paese dopo l’egoismo di partito. C’è accanto a Berlusconi chi lo spinge in una direzione estrema”.

In pochi pensavano che Alfano avrebbe trovato la forza per lo strappo da Berlusconi, ma lui replica: “Ha ragione. In questi venti anni ho fatto sempre ciò in cui ho creduto: chi è stato nel centrodestra non ha sbagliato speranza e neanche persona. Questa volta ho dovuto trovare dentro di me grande forza e coraggio, ma è stato necessario per il bene dell’Italia. Ho patito, ma dormendo con la buona coscienza di aver fatto la scelta giusta nel momento in cui il Paese la chiedeva”.

“PATTO A 5 PUNTI PER RENZI” – “Se noi non ci siamo cade il governo. Non credo Renzi voglia solo fare una partita di potere”. Questo il pensiero di Alfano che apre a Renzi con un piano a 5 punti per il bene del paese. Del sindaco di Firenze, Alfano dice:”Se Renzi facesse saltare il governo appena arrivato alla guida della sinistra si comporterebbe come un vecchio politico”.