Il lanciatore di tessere Alfano: “Non sono un robot”

Pubblicato il 1 Aprile 2011 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”Non avevo nulla da recriminare nei confronti delle opposizioni. La tessera l’ho lanciata in aria”. Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervistato dal Corriere della Sera, smentisce di aver gettato la sua scheda contro i banchi dell’Idv.

”Avevo fatto una corsa per andare a votare il processo verbale. Avevo raggiunto il banco e inserito la tesserina, ma queste votazioni magnetiche con le impronte digitali sono lunghe, si fa prima a fare un bancomat”, racconta il Guardasigilli. ”Non ho fatto in tempo, e con me altri tre ministri. E’ stato quando ho sentito l’esito della votazione che mi sono innervosito. A Montecitorio non siamo tutti robot”.

”Non è bello che si blocchi una legge in materia di giustizia anche a causa del ministro della Giustizia. Sebbene non sia stato certo per colpa mia”, sottolinea Alfano, secondo cui la colpa sta in ”un mix tra un blocco tecnologico e una frazione di secondo di pazienza in più che il presidente della Camera avrebbe dovuto avere”.

Il ministro afferma di non temere azioni disciplinari – ”non ho fatto male e non ho insultato nessuno, infatti non vi è stato alcun seguito” – e si dice fiducioso sulla prescrizione breve: ”Approveremo tutto, non ci saranno problemi”.