Alfonso Sabella, assessore Legalità: “A Roma burocrati più corrotti di politici”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2015 - 13:52 OLTRE 6 MESI FA
Alfonso Sabella, assessore Legalità: "A Roma burocrati più corrotti di politici"

Alfonso Sabella

ROMA –  A Roma “i burocrati sono più corrotti dei politici”. A sostenerlo è Alfonso Sabella, l’ex magistrato del pool antimafia di Palermo ai tempi di Gian Carlo Caselli chiamato dal sindaco Ignazio Marino a vigilare sugli appalti dopo lo scandalo di Mafia Capitale. Intervistato da Guido Ruotolo per il quotidiano la Stampa, l’assessore alla Legalità racconta che al suo arrivo in Campidoglio ha trovato “una macchina amministrativa fuori controllo”.

Dal 23 dicembre scorso, data del suo insediamento, ha trovato:

“Un paio di decine di gare con procedure a evidenza pubblica. Un paio di decine a fronte di almeno diecimila procedure negoziate, cottimi fiduciari, affidamenti diretti, somme urgenze. Questo dato – sottolinea Sabella – dimostra l’esistenza di una patologia e occorre intervenire. La patologia è quella che di fronte a un ceto politico locale scarsamente preparato c’è una burocrazia comunale in grado di amministrare, decidere, scegliere senza che nessuno possa ostacolarla”.

A domanda diretta, se girino ancora tangenti al Comune di Roma, Sabella risponde:

“Da tre mesi e passa sto firmando una serie di richieste di annullamento di gare in autotutela. Ho già segnalato e continuo quasi ogni giorno a inviare denunce alla Procura su queste distorsioni diffuse”.

In generale, Sabella descrive così il sistema corruttivo:

“Oggi dobbiamo parlare di microtangenti ai burocrati e di briciole ai politici. E preciso che il ceto politico amministrativo potrebbe anche non essere oliato con le tangenti perché in realtà le sue scelte e decisioni si fermano alla politica di indirizzo. Chi decide tutto sono i burocrati, i dirigenti comunali”.