Amministrative Milano, Berlusconi: “Impensabile una città non guidata da noi”

Pubblicato il 16 Maggio 2011 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Giuliano Pisapia in cerca di serenità e con la voglia di mare, Letizia Moratti decisa a dedicarsi alla posta ricevuta in questi giorni e rimasta inevasa. La domenica dei due candidati maggiori alla poltrona di primo cittadino di Milano è passata così. “Non è possibile che Milano non sia governata da noi”, ha detto Berlusconi al coordinatore del Pdl Mario Mantovani, incontrati nel cortile di una scuola. Qualche applauso ma anche qualche timida critica fuori dall’edificio: “Faccia qualcosa anche per noi operai, perché facciamo la fame!”, ha gridato una signora.

Nessuna risposta da parte di Berlusconi, in vena di battute pungenti. Quando il presidente del seggio gli ha chiesto se aveva con sé il cellulare, ha risposto di non averlo “per un eccesso di controlli nei miei confronti”.

Per Umberto Bossi invece, comparso verso le 15 alla scuola elementare Don Orione nel quartiere di Affori, “vinciamo al primo colpo e la Lega prenderà tanto. Milano è sempre stata del centrodestra e speriamo che lo resti”.

Così si sono presentati i candidati: Letizia Moratti verso le 10,30, la cognata Milly, moglie del presidente dell’Inter Massimo, nonché candidata in una lista collegata a Pisapia, attorno alle 11 con qualche strascico polemico, visto che mentre saliva le scale della scuola del Quadrilatero, un signore abbronzato e ben vestito l’ha apostrofata pesantemente, “Comunista di m…”, per poi allontanarsi in fretta prima che qualcuno potesse identificarlo.

Infine, il rappresentante del Terzo polo ovvero Manfredi Palmeri, ha votato verso le 10,45 al seggio di via Vespri Siciliani, facendosi accompagnare dalla figlia Carola in bicicletta a rotelle. E poi, anche per lui, una domenica quasi normale e tutta in famiglia.