Anche la direzione antimafia indaga sul business dell’eolico

Pubblicato il 23 Maggio 2010 - 14:16 OLTRE 6 MESI FA

Anche la Direzione nazione antimafia indaga sul business dell’eolico. Non solo quello sardo, che sembra interessare anche alcuni esponenti della maggioranza, come il governatore Ugo Cappellacci e il coordinatore del Pdl, Denis Verdini. Quello dell’energia eolica sembra essere un business che alletta molte organizzazione malavitose in molte altre regioni. La Repubblica rivela che gli inquirenti avrebbero ricostruito, intorno alla figura di Flavio Carboni, un’intricata rete di imprenditori siciliani, calabresi e campani coinvolti nel business.

Per questo il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, ha incontrato due giorni fa i capi delle varie procure che si stanno occupando del fenomeno per coordinare le iniziative giudiziarie.”Basta un filo di vento – dice Grasso – per scatenare l’interesse delle organizzazioni criminali, dalla mafia alla ‘ndrangheta, sempre a caccia di grandi occasioni di investimento”. L’inchiesta, rivela La Repubblica, è coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo, che in queste settimane ha disposto una serie di perquisizioni in banche e uffici regionali.

“Tra le inchieste che d’ora in poi saranno supervisionate dalla Direzione nazionale antimafia di Pietro Grasso -scrive La Repubblica – ci sono quelle di Paola e Crotone dove gli imprenditori interessati all’eolico avrebbero verso mazzette di oltre due milioni di euro. Indagati, in Calabria, anche il sottosegretario alle Attività produttive, Giuseppe Galati (Pdl) e l’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti”.