Angelino Alfano: “Berlusconi sostenga il governo anche da decaduto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2013 - 14:54 OLTRE 6 MESI FA

Angelino Alfano: "Berlusconi sostenga il governo anche da decaduto"ROMA – “Berlusconi ha sempre detto che il governo e la sua vicenda sono distinti. Siamo convinti che abbia preso la strada giusta nel distinguere i due piani”. Il vicepremier Angelino Alfano, ospite da Maria Latella su Sky Tg24, cerca di mediare e pur difendendo il leader del Pdl, difende l’azione del governo di cui è il numero due.

Cosa succede dunque se il prossimo 27 novembre il Pd voterà la decadenza del Cavaliere? “Berlusconi ha sempre detto che distingue la vicenda giudiziaria da quella personale. Penso che su tale questioni Berlusconi sta ancora riflettendo, Berlusconi è vittima di una grave ingiustizia”. Ma , aggiunge Alfano: “Noi gli chiederemo di continuare a sostenere questo governo“.

Il suo caso giudiziario “non è chiuso”, il Cavaliere “ha ancora delle cartucce da sparare”, dice ancora il vicepremier, spiegando di non riferirsi alla grazia “ma al fatto che l’ordinamento giuridico italiano prevede ancora delle possibilità per il cittadino Berlusconi”.

Quelli che dicono andiamo a votare subito” sostengono “andiamo a votare senza candidato”, visto che Berlusconi “potrebbe fare campagna elettorale, ma non guidare il governo”. “Speriamo possa esser al prossimo giro il nostro candidato”, sottolinea l’esponente del Pdl.

In caso di rottura all’interno del Pdl, Alfano spiega di essere consapevole degli attacchi mediatici che gli pioveranno addosso. “Il metodo Boffo è messo in conto, se dissentiremo ne saremo probabilmente vittime, ma non abbiamo paura”, sostiene il vicepremier.

Il ministro dell’Interno parla poi della possibilità di riformare la legge elettorale attraverso un decreto. “Non ci sono precedenti nella storia e la cosa mi vede molto perplesso”, spiega.

Dopo qualche ora arriva la risposta di Raffaele Fitto in una nota:

“Vi sono momenti in cui è necessaria assoluta chiarezza. Alfano sceglie una rotta alternativa a Berlusconi, agli elettori del Pdl e alla sua stessa storia. Le dichiarazioni di Alfano mostrano evidentemente una rotta alternativa rispetto a quella indicata da Silvio Berlusconi e dagli elettori di centrodestra. Da un lato – prosegue Fitto – si dà di fatto per acquisito il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, e quindi si accetta che la sinistra tenti di espellere dalle istituzioni il nostro leader. Dall’altro, si finge di non vedere che l’impostazione della legge di stabilità è lontanissima dai nostri impegni elettorali, e reintroduce le tasse sulla casa, proprio quelle che avevamo promesso di cancellare. Tutto ciò con una ulteriore dimenticanza: Silvio Berlusconi è stato scelto, ancora nel febbraio scorso, da oltre 9 milioni di elettori, e – conclude Fitto – tutti noi siamo entrati in Parlamento sotto un simbolo che recava la scritta Berlusconi Presidente”.