Alfano scavalca Letta: “No tasse a chi assume. Via Imu”. Bugie: mancano i soldi

Pubblicato il 2 Giugno 2013 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA
Alfano: "Zero tasse a chi assume disoccupati. Semplificazioni per chi investe"

Alfano: “Zero tasse a chi assume disoccupati. Semplificazioni per chi investe”

ROMA – Cercando di superare nelle inutili speranze per i giovani il suo premier Enrico Letta e nell’inganno delle promesse da imbonitore il suo capo Berlusconi, Angelino Alfano prova a rubare la scena allo stesso Lettazero tasse agli imprenditori che assumono disoccupati; via Imu e stop aumento della Iva; semplificazioni per chi vuole investire:

”Se queste azioni funzioneranno noi potremmo avere una bella speranza per la seconda metà del 2013”.

Peccato non abbia l’onestà di dire che nulla si può fare: spese e tagli fiscali perché mancano i soldi e le semplificazioni perché un governo così debole ben poco potrà fare contro i burocrati che da oltre mezzo secolo si oppongono a qualsiasi cambiamento dello Stato.

Il vicepremier Angelino Alfano, invece, sprizza ottimismo da tutti i pori e detta le priorità all’esecutivo:

“Dobbiamo dare lavoro ai giovani, e abbiamo la ricetta che può immediatamente offrire la possibilità che questo lavoro si crei: zero tasse per gli imprenditori che assumono giovani disoccupati. Gli imprenditori che assumono quei ragazzi non devono pagare quelle tasse che hanno rappresentato un disincentivo all’assunzione”.

E ancora, attraverso politiche fiscali di detassazione,

“si può ambire ad una ripresa dei consumi capace di generare a sua volta nuova intrapresa”.

Terzo punto dell’agenda Alfano: le semplificazioni.

“Chi ha degli euro in tasca e li vuole investire, deve poterlo fare immediatamente senza incorrere nei lacci e nei lacciuoli della burocrazia”.

Il numero due del governo Letta parla a margine della parata del 2 giugno. Sul finanziamento ai partiti dice:

“L’abrogazione è una proposta importante che supera i vent’anni di finanziamento ai partiti. Speriamo che in parlamento la riforma proceda velocemente”.

Poi sarà la volta della riforma elettorale. E sull’elezione diretta del capo dello Stato specifica:

“Noi ci abbiamo provato l’anno scorso e purtroppo siamo riusciti solo al Senato e non alla Camera. Adesso penso che potremo farcela perchè anche da parte del Pd si stanno aprendo significativi spiragli. Questa sarà anche un’ottima scelta per aumentare l’affetto dei cittadini nei confronti delle istituzioni”.