Anm contraria alla nuova disciplina delle indagini preliminari, il comunicato

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2019 - 07:22| Aggiornato il 6 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Anm, all’esito dell’incontro di oggi 10 luglio con il ministro della Giustizia e i rappresentanti dell’avvocatura, “pur riconoscendo che quello del ‘tavolo tecnico’ è stato un percorso innovativo e virtuoso nel metodo del confronto, rileva che molte delle proposte formulate dal’Anm non sono state accolte, anche quando orientate a restituire efficienza al processo penale”.

Tra quelle indicate come presenti nel disegno di legge di delega illustrato, spiega la Giunta Esecutiva Centrale, “l’Anm manifesta netta contrarietà in relazione alla nuova disciplina della durata delle indagini preliminari che, senza tenere adeguatamente conto delle ragioni strutturali del carico di procedimenti e , al contempo, della notevole complessità delle attività investigative necessarie per un efficace contrasto alle forme più insidiose di criminalità, prevede una generalizzata sanzione consistente nel disvelamento degli atti di indagine compiuti e prospetta sanzioni disciplinari per i magistrati”.

Tale previsione, spiega ancora la Giunta dell’Anm, “destinata a non incidere sui tempi di svolgimento delle indagini preliminari (e dunque a non intervenire sul problema che dice di voler affrontare ) rischia di vanificare il contrasto non solo alla criminalità organizzata ed al terrorismo ma anche alla criminalità economico-finanziaria e in materia di pubblica amministrazione”. E’ “l’ennesima norma-manifesto che individua senza adeguata analisi un problema e costruisce su un’incompleta valutazione una apparente soluzione”.