Antimafia, Rosy Bindi eletta presidente. Pdl protesta e diserta voto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2013 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA
rosy bindi

Rosy Bindi (foto LaPresse)

ROMA – Rosy Bindi è il nuovo presidente della Commissione antimafia. L’esponente del Pd, candidata del centrosinistra, l’ha spuntata al ballottaggio con 25 voti contro gli 8 del suo avversario Luigi Gaetti, M5s. Al primo turno la Bindi aveva ottenuto 23 voti, 3 meno della maggioranza richiesta.

Con la Bindi presidente quasi sicuro il resto della squadra:  Claudio Fava (Sel) vicepresidente e Marco Di Lello segretario. Ma il voto dell’ Antimafia accende un caso politico. Il Pdl, infatti, non gradisce e non si presenta al voto.

Non solo. Il partito di Berlusconi minaccia di non partecipare più ai lavori della Commissione per tutta la legislatura. A dare voce al malcontento Pdl sono i  i capigruppo Renato Brunetta e Renato Schifani

”La delegazione parlamentare del Popolo della libertà  in Commissione Antimafia – annunciano i capigruppo –  non parteciperà al voto odierno per l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza, dal momento che il Partito democratico intende imporre un proprio candidato usando solo la forza dei numeri e senza la necessaria condivisione per una scelta così importante. Ricordiamo che negli ultimi mesi l’elezione degli organi della Commissione Antimafia ha subito numerosi rinvii proprio a causa delle divisioni interne allo stesso Pd”.    

La delegazione del Popolo della libertà, aggiungono, ”in caso di elezione di un presidente nella seduta odierna, non parteciperà ai lavori della Commissione per l’intera legislatura, denunciando con questo atto l’irresponsabilità del Pd ed affermando la necessità di avere alla presidenza di una Commissione così importante una personalità condivisa dall’insieme delle forze politiche”.    

Non solo. Sempre Brunetta e Schifani precisano:

‘La delegazione del Popolo della libertà, in caso di elezione di un presidente nella seduta odierna, non parteciperà ai lavori della Commissione per l’intera legislatura, denunciando con questo atto l’irresponsabilità del Pd ed affermando la necessità di avere alla presidenza di una Commissione così importante una personalità condivisa dall’insieme delle forze politiche”

Le prime parole della Bindi.  Si può iniziare a lavorare in commissione Antimafia anche se una parte politica la diserta? “Formalmente sì”, ma “vorrei cominciare il giorno in cui il Pdl mi indica il capogruppo in commissione” ha detto Rosy Bindi neo-presidente della commissione Antimafia conversando con i cronisti in Transatlantico.