Berlusconi, l’associazione magistrati: “L’incandidabilità è questione etica”

di redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2013 - 17:48 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

ROMA – L’incandidabilità di un condannato a una pena superiore ai tre anni “è un principio di etica. Il fatto che ci sia voluta una legge per introdurre questa norma “dimostra la debolezza della politica”. A parlare è il segretario dell’Anm, l’associazione nazionale magistrati, Maurizio Carbone.

Secondo Carbone, che non ha comunque fatto esplicito riferimento a Berlusconi, dovevano essere gli stessi partiti a stabilire l’incandidabilità con i propri codici etici.

Un principio di banale etico democratica che, a sentire Carbone, non avrebbe nemmeno bisogno di essere tradotto in legge. E che invece è il tema dello scontro politico degli ultimi mesi e delle prossime settimane, nonché di una probabili crisi del governo Letta. Facile immaginare che la sortita del segretario Anm non passerà inosservata in ambiente Forza Italia.