Il governo evita il voto: l’asta per le frequenze tv si può fare

Pubblicato il 16 Dicembre 2011 - 18:32 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 16 DIC – Il governo Monti, che non aveva nessuna intenzione di farlo, ha accolto nell’aula della Camera due ordini del giorno analoghi, di Idv e Lega, che lo impegnano ad annullare l’assegnazione gratuita delle frequenze Tv, e a indire una successiva asta ”a titolo oneroso”. Accogliendo i due odg, il governo, ha evitato di dovere metterli ai voti, facendo coinvolgere su di essi una ampia maggioranza. Invece i due odg, essendo stati accolti, non sono stati posti ai voti.

La presentazione degli odg era stata preceduta da giornate e ore di fuoco. “Se il governo non accettera’ gli emendamenti che prevedono un’asta per assegnare le frequenze tv, questo dimostrera’ che il governo Monti e’ nato ”per un inciucio”, aveva detto giorni fa il leader di Idv, Antonio Di Pietro. In una conferenza stampa aveva ribadito che il suo partito non votera’ la manovra se essa non sara’ modificata. ”O ci sara’ una resipiscenza operosa da parte del governo – ha detto Di Pietro – che mettera’ all’asta le frequenze tv, o noi denunceremo piu’ di un inciucio, bensi’ un atto illegale con cui chi ha voluto il governo Monti ha pagato a Berlusconi le dimissioni. Sarebbe il corrispettivo di un atto di corruzione politica” sulla quale Idv presentera’ gia’ domani un’interrogazione urgente per il question time”.

L’ordine del giorno della Lega, di cui il primo firmatario è Roberto Maroni, ricorda il cosiddetto ”beauty contest”, cioè il bando di gara per l’assegnazione gratuito delle frequenze in digitale terrestre. Al contrario ”la recente gara 4G per il mercato delle telecomunicazioni ha generato un incasso superiore alle piu’ rosee aspettative, garantendo una entrata di circa 4 miliardi”. La Lega sottolinea ”l’imprescindibile necessita”’ di puntare sulla banda larga, per la quale una gara potrebbe ”generare nuovo gettito”. Di qui l’impegno al governo ad ”annullare il bando di gara per l’assegnazione di diritto d’uso di frequenze in banda televisiva ed il conseguente disciplinare di gara, che finirebbe per implementare a titolo gratuito la gia’ rilevante detenzione di frequenze di soggetti gia’ operanti”, e ad annullare conseguentemente il beauty contest. Il documento della Lega da’ indicazioni tecniche per come impostare la nuova gara per l’assegnazione delle frequenze che, in ogni caso, dovranno essere ”oggetto di asta a titolo oneroso”.