Aumenta benzina, Iva a rischio, per i terremotati stop alle tasse

Pubblicato il 30 Maggio 2012 - 13:09 OLTRE 6 MESI FA

Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Aumenta la benzina, 2 centesimi al litro. Contributi e stop alle tasse per i terremotati. Ma anche l’Iva è a rischio. Quell’aumento dal 21 al 23% dell’aliquota massima previsto per ottobre. Previsto, temuto, ma che fino all’ultimo si pensava evitabile. Grazie alla “spending review”, termine inglese che nasconde un sistema di tagli che nelle intenzioni del governo doveva ricavare 4,2 miliardi da una spesa analizzata di 100 miliardi complessivi. Ma nel frattempo c’è stato il terremoto emiliano del 20 maggio, aggravato dalle scosse del 29 maggio. Terremoto emiliano ma emergenza nazionale. Come fronteggiarla, dove pescare i soldi per ricostruire aziende, chiese, case e scuole? Dai fondi resi disponibili dalla spending review, ha stabilito il Consiglio dei Ministri di mercoledì. Quindi, previsione plausibile, ad ottobre ci sarà l’aumento dell’Iva.

Per tamponare l’emergenza il governo ha deciso anche l’aumento di 2 centesimi al litro per la benzina. E la deroga al Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione. In pratica i Comuni possono non rispettare i vincoli del patto di stabilità date le inevitabili spese destinate a rimettere in piedi ciò che è crollato. I ministri hanno approvato, nel decreto legge, anche la concessione di contributi a fondo perduto per la ricostruzione e riparazione delle abitazioni e dei servizi pubblici. Scuole in particolare. Fondi, sempre a fondo perduto, anche per le imprese e per i beni artistici e culturali. Prevista anche il rinvio a settembre delle tasse e dei contributi nella zona del terremoto (proroga del pagamento delle rate del mutuo, sospensione degli adempimenti processuali e dei termini per i versamenti tributari e previdenziali, degli sfratti).

Il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nel corso del question time, ha assicurato che l’aumento delle accise sui carburanti deciso per la ricostruzione post-terremoto durerà “fino al 31 dicembre 2012”. L’aumento di 2 centesimi sulle accise dei carburanti farà entrare nelle casse dello Stato circa 500 milioni destinati alla ricostruzione post-terremoto. La stima proviene da fonti di settore in base ai consumi registrati lo scorso anno.