Per i conti pubblici arriva una nuova authority

Pubblicato il 30 Novembre 2011 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Dopo il sì in Commissione, la Camera si avvia ad approvare il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzione, riformando l’art. 81. Nell’ambito di questa riforma è stata stabilita l’introduzione di una nuova authority, un organismo indipendente di controllo dei conti pubblici. Un doppione funzionale della Corte dei Conti? Possibile, per ora si registra la contrarietà dell’organo giudiziario che perde prerogative e poteri a vantaggio della neonata authority. Secondo il nuovo testo, la Corte non avrà più la possibilità di rivolgersi alla Corte costituzionale nel caso di approvazione di leggi prive di copertura finanziaria, com’era stato ipotizzato all’inizio.

Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ha scritto al presidente della Camera Gianfranco Fini: “È indispensabile il mantenimento del ruolo della Corte, per assicurare l’equilibrio delle entrate e delle uscite, e la sostenibilità dell’indebitamento”. I due relatori alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, Donato Bruno e Giancarlo Giorgetti, hanno eliminato la norma controversa. Il principio passato è che il pareggio di bilancio diventa dettato costituzionale, ma il vincolo è un po’ meno rigido: se ne occuperà l’authority di stabilire se i conti sono in ordine o meno. Secondo Piero Giarda, il ministro dei Rapporti con il Parlamento, il testo rafforza i compiti delle commissioni parlamentari. “Compiti di analisi, di verifica e valutazione in materia di finanza pubblica, con organizzazione e funzionamento disciplinati dalle Camere, d’intesa fra loro” recita il testo. E la Corte dei Conti? Giarda è laconico: “Così vuole il Parlamento”, tradotto, si arrangi pure.