70 parlamentari con la scorta: rischiano di perdere le loro auto blu

Pubblicato il 17 Luglio 2012 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA
Foto Lapresse

ROMA – Auto blu a rischio per 70 parlamentari: la spending review esenta il ministero dell’Interno dal fornire auto e autisti a deputati e senatori. Il ministero assicurerà quindi solo la scorta armata a chi ne ha veramente bisogno. La novità in decreto è spiegata da Alberto Custodero su Repubblica.

Ma c’è un inghippo, sottolinea proprio nelle ultime righe Custodero: la competenza delle auto blu dovrebbe passare alla camera di appartenenza del parlamentare. Il Senato dovrebbe pagare per i senatori, la Camera dovrebbe pagare per i deputati. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha già detto che Montecitorio può mettere a disposizione 5 auto: andranno a presidente, componenti dell’Antimafia e componenti del Copasir.

I deputati sotto scorta sono attualmente 44 (26 invece i senatori): rimarrebbero dunque esclusi 39. A questi dovrebbero provvedere i gruppi parlamentari di appartenenza. Ma anche i partiti sono senza soldi. In questo caso, qualora venisse acclarata la necessità della scorta, le spese continuerà a pagarle il ministero dell’Interno, con soldi pubblici.

Custodero ha scritto che 20 “tutele” sulle 70 totali sono ancora destinate a ex componenti del governo Berlusconi: tra loro l’ex ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni. All’epoca le scorte erano state loro assegnate per via del ruolo ricoperto. Adesso sussisterà ancora la necessità di difenderli a spese del cittadino? Basti calcolare, scrive Custodero, che il ministero dell’Interno ha avuto tagli per 2 miliardi e 400 milioni,  e che il numero di agenti calerà di 7 mila unità fino al 2015. Davvero ne hanno così bisogno?